Il gesto di un ragazzo di Dairago, che ha deciso di donare la vincita del quiz pasquale a chi si trova in situazioni di difficoltà e ne ha più bisogno. Un gesto dal cuore.
Giovani e gran cuore, spesso, sono sinonimi. Altro che ragazzi disimpegnati che pensano solo a divertirsi. Dall'oratorio San Tarcisio Martire di Dairago viene la migliore indicazione del fatto che le cose non stanno affatto in questi termini. E che loro, i giovani, stanno comprendendo a fondo sia l'emergenza del momento del COVID-19 sia la necessità di mettere la loro piccola, grande goccia nel mare della solidarietà. E' il caso di un ragazzo che ha scelto di rinunciare alla vincita del quiz pasquale che si era aggiudicato per donarla a chi ne ha maggiormente bisogno. continua... »
L'inverunese Silvia Miramonti, professoressa alla Scuola Secondaria di Primo Grado di Cuggiono, ci racconta come evolve l'insegnamento in questi mesi a casa.
Le scuole si sono adattate all’emergenza Coronavirus con la didattica a distanza: l’interazione è poca e mediata da uno schermo ma almeno si mantiene in contatto la classe. I ragazzi, con il trascorrere delle settimane, si sono abituati a questa modalità e alle lezioni online. Ma il tempo a casa scorre lento ed è più noioso: quello che pesa di più è la mancanza di relazioni… Ai genitori è richiesto un aiuto in più, di controllo e supporto. continua... »
Il gesto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Pavia. Colpiti e guariti dal COVID-19 hannno donato il plasma all'ospedale San Matteo, per aiutare i pazienti più gravi.
Li ha colpiti mentre stavano facendo il loro lavoro (controlli, monitoraggio e presenza costante e quotidiana per portare aiuto e sostegno alla popolazione). L'hanno affrontato con determinazione, grinta e forza e quando sono riusciti a sconfiggerlo hanno deciso di dare ancor di più il loro contributo in questa grande e complessa battaglia. Perché, alla fine, quello spirito di sacrificio e abnegazione ce l'hanno nel DNA da sempre. Uomini e donne (i 'nostri' militari dell'Arma), impegnati quotidianamente, in prima linea, per la salvaguardia e la tutela dei territori dove operano. continua... »
Il reportage del nostro collaboratore e fotografo di Castano, Franco Gualdoni. Siamo stati adesso a Torino, là in quello che è il cuore del Piemonte, oggi una città ferma, immobile.
La Mole Antonelliana sullo sfondo e attorno strade e piazze praticamente o quasi deserte. Poca, pochissima la gente in giro, lo bocche coperte dalle mascherine e gli occhi a scrutare una città avvolta dal silenzio. Tutto davvero strano, in quello che è il cuore pulsante della regione, ma, alla fine, diversamente non potrebbe essere, perché anche Torino, così come il nostro Paese intero, sta facendo i conti con la difficile battaglia contro il Coronavirus e con l'emergenza in corso. Il capoluogo è fermo, immobile. continua... »
Il 4 maggio si ripartirà, ma accanto a noi non ci saranno, più, purtroppo, molti nonni, da sempre un punto di riferimento. Ce li ha portati via il virus, in un attimo e in silenzio.
La generazione dei consigli, delle idee, degli aiuti, delle soluzioni a tutti i problemi, dell’esserci sempre e comunque; la generazione di chi ha lottato e non ha mai smesso di farlo, per noi, per il nostro Paese, per il passato, il presente e il futuro. Forse non l’abbiamo ancora capito oppure sì, ma di certo ce ne renderemo conto tra qualche settimana. E sarà dura, durissima... perché quando il 4 maggio si ripartirà (quella che è stata ribattezzata la ‘fase 2’) loro, molti di loro non ci saranno più. continua... »
"Insegnare non è mettere insieme ingredienti, un po’ di grammatica qua, un po’ di storia là: insegnare è mescolare. Muovere energia".
“Cari bambini e bambine… come state? Vi scriviamo una lettera (si legge sul portale della Scuola dell'Infanzia di Villastanza) per salutarvi e per dirvi che non vediamo l’ora di tornare a scuola tutti insieme. Come avrete saputo dai vostri genitori e dalla televisione, l’arrivo di questo virus sconosciuto in Italia ha spaventato un po’ tutti e, così, i grandi del Governo hanno deciso di chiudere molti luoghi, anche la nostra scuola, per evitare che il virus si diffonda. continua... »
Il Coronavirus ci sta portando e ci porterà ad indossare le mascherine; e, mai come oggi, allora, lo sguardo diventa fondamentale per trasmettere emozioni e raccontarci.
Gli occhi che raccontano gioie, dolori, amori e speranze. Più semplicemente gli occhi per comunicare. Perché, è inevitabile, qualcosa è cambiato e cambierà. Le distanze tra le persone, le strette di mano che, per ora, sono solo un lontano ricordo e, soprattutto, le mascherine sulla bocca e… allora ecco che, mai come oggi, gli sguardi continua... »
Piazzale, sale d'attesa e corridoi praticamente o quasi vuoti. Perché anche la Stazione Centrale di Milano, inevitabilmente, si sta confrontando con la delicata emergenza Coronavirus.
Fuori un vuoto quasi surreale; dentro un silenzio che non può non catturare le attenzioni. Il piazzale, le sale d'attesa, le scale... là in quello che è un vero e proprio crocevia del movimento di Milano, oggi è tutto o quasi fermo, immobile. Perché, così come la città, anche la Stazione Centrale, in queste settimane, inevitabilmente, si sta confrontando con la grande e complessa emergenza Coronavirus. Qualcosa è cambiato e in fondo diversamente non avrebbe potuto essere. continua... »
Il dottor Fabio Franzetti, 61 anni, ci consegna qualche riflessione e delle immagini che ben fanno capire come si sta lavorando in questi tempi di emergenza Covid-19.
Proviene dall’Ospedale Sacco di Milano, dove era Responsabile delle emergenze infettivologiche e bioterrorismo. In agosto 2019 è stato nominato Direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’ASST Valle Olona e dalla fine febbraio è in prima linea con l’emergenza Covid-19. Il dottor Fabio Franzetti, 61 anni, ci consegna qualche riflessione e delle immagini che ben fanno capire come si sta lavorando in questi tempi di emergenza Covid-19. continua... »
Più di 50 giorni dopo la scoperta del primo caso di Coronavirus, la città della provincia di Lodi va avanti con la stessa determinazione, l'impegno e la grande attenzione. Con il sindaco Francesco Passerini, ripercorriamo queste lunghe e difficile settimane.
Codogno, 16 mila abitanti circa in provincia di Lodi, là dove tutto è cominciato. Codogno, più di 50 giorni dopo si va avanti con la stessa determinazione, l'impegno e la grande attenzione che, fin da subito, li ha contraddistinti. Perché il sindaco Francesco Passerini e la comunità intera lo sanno bene che la difficile e terribile battaglia contro il Coronavirus continua... »