Gli anziani oggi sono una forza sociale e umana sempre più rilevante, non solo perché il loro numero cresce costantemente, ma anche perché oggi gli anziani sono più attivi, sportivi, interessati e decisi a mantenere un ruolo attivo nella società.
Ogni tanto conviene fermarsi a riflettere su ciò che diamo per scontato: imbevuti di produttivismo, disciolti in una società che ci incasella come ingranaggi di un articolatissimo meccanismo, rischiamo di perdere larghe fette di ciò che è davvero essenziale nella vita. Gli anziani oggi sono una forza sociale e umana sempre più rilevante, non solo perché il loro numero cresce costantemente, ma anche perché oggi gli anziani sono più attivi, sportivi, interessati e decisi a mantenere un ruolo attivo nella società. continua... »
"Sappiamo bene che il nostro rapporto con l’ambiente si muove come un boomerang: ciò che lanciamo attorno a noi, ci torna indietro (e ci colpisce)".
Sappiamo bene che il nostro rapporto con l’ambiente si muove come un boomerang: ciò che lanciamo attorno a noi, ci torna indietro (e ci colpisce). Un rapporto dissennato con la natura, che si concretizza nel sistematico depredare le risorse e nell’inquinare senza troppo preoccuparsi delle conseguenze, non comporta solo evidenti rischi per la stabilità globale - come quelli legati all’effetto serra e al cambiamento climatico - ma anche, più direttamente, sulla nostra salute. continua... »
Ho pensato ad alcune pellicole che hanno, a mio parere, il pregio di allargare un po’ gli orizzonti e di farci riflettere.
La pandemia ci costringe a tenere duro ancora per alcuni mesi; siamo chiamati ancora a centellinare i rapporti personali, a rinunciare alla vita sociale, a contenere il desiderio di libertà. Si tratta di scelte doverose, di limitazioni necessarie: chi non lo capisce è fuori gioco (e fa danni). Ciascuno di noi - da solo o in compagnia - si è inventato vari espedienti per far fronte alle fatiche delle restrizioni nelle quali, a ritmi alterni, viviamo da ormai un anno. continua... »
"Nessuno può illudersi che chiudere occhi e frontiere protegga dalle grandi questioni mondiali. Lo sappiamo, anche se a volte facciamo finta di non saperlo".
Sappiamo di vivere in un mondo interconnesso, ove ciò che accade in un luogo ha ripercussioni potenzialmente universali. Nessuno può illudersi che chiudere occhi e frontiere protegga dalle grandi questioni mondiali. Lo sappiamo, anche se a volte facciamo finta di non saperlo. L’espressione ‘villaggio globale’, che sintetizza questa consapevolezza, è stata coniata da uno studioso canadese, Marshall McLuhan, nel 1964. Punterei l’attenzione su tre soli temi: le migrazioni, la sicurezza sanitaria, il cambiamento climatico. continua... »
Questa frase, semplice e forte, campeggia da qualche giorno sulla facciata di un edificio in una delle nostre città. È vero che il paradiso è un abbraccio? Credo di sì: forse addirittura in due sensi.
"Il paradiso è un abbraccio”. Questa frase, semplice e forte, campeggia da qualche giorno sulla facciata di un edificio in una delle nostre città. Scrivere sui muri non si fa, su questo non ci sono dubbi. Ci sono però – me lo si concederà – alcune scritte che, almeno, hanno l’effetto positivo di far pensare e far forse scattare qualcosa nei cittadini che, assorti e indaffarati, si trovano a passare per la tal via. È vero che il paradiso è un abbraccio? Credo di sì: forse addirittura in due sensi. Il paradiso è un abbraccio, anzitutto in modo immediato. continua... »
"Mi preoccupa molto che il 63% degli studenti USA ignori la Shoah. Ignorare la storia è il miglior modo per non potersi difendere dai suoi rigurgiti. America svegliati! (Europa non addormentarti!)"
Il filosofo Karl Popper, morto nel 1994, dopo la devastazione del nazismo e l’abominio della seconda guerra mondiale, pubblica, nel 1945, il libro La società aperta e i suoi nemici. Questo testo oggi andrebbe letto, riletto e meditato da tutti noi, privilegiati cittadini di Paesi liberi e democratici. continua... »
"La pandemia pesa, e molto, sui giovani e sugli studenti. La scuola si è persa per mesi in un’alienante quanto sterile discussione sui banchi a rotelle…"
In questi giorni di apprensione e crescente tensione, segnate delle inevitabili restrizioni alla libertà che la situazione esige, si vanno moltiplicando le voci di chi, tra i giovanissimi, lamenta la lesione dei propri diritti. Cito da una delle lettere pubblicate recentemente da una testata online: “Non abbiamo il diritto di goderci gli ultimi anni delle superiori?” Simbolicamente, mi rivolgo alla persona che ha scritto la lettera che contiene questa domanda-provocazione: no, in questa situazione, il diritto di goderti gli ultimi anni delle superiori non ce l’hai. continua... »
"Grazie alla democrazia possono dire di essere in una dittatura e grazie alla diffusione del libero pensiero possono urlare le loro posizioni a senso unico".
L’Italia è un Paese democratico, straordinariamente democratico, dove la libertà di espressione è tutelata ai massimi livelli ed è – essa stessa – una delle maggiori espressioni della compiutezza e maturità della nostra vita civile. continua... »
In queste settimane, uno dei temi dei quali si parla con insistenza è l’influenza dei Social Network sulla nostra vita e il loro presunto carattere manipolatorio.
In queste settimane, uno dei temi dei quali si parla con insistenza è l’influenza dei Social Network sulla nostra vita e il loro presunto carattere manipolatorio. La polemica è stata rilanciata sul piano globale dall’uscita sulla nota e diffusissima piattaforma Netflix del docufilm ‘The Social Dilemma’. Non rovinerò il docufilm a chi non l’avesse ancora visto, dunque non spiffererò nulla del suo contenuto... lo prenderò solo come spunto. continua... »
Un appello: chi ha continuato a percepire reddito durante la serrata, ha il dovere di supportare chi non l’ha percepito e quindi deve sostenere le attività che vanno riaprendo. Siamo tutti sulla stessa barca, ma il discorso funziona solo se ce ne accorgiamo.
Dopo lo sconcerto iniziale che la pandemia ha generato ovunque, si è cominciato a dire da più parti che ne saremmo usciti migliori, maturati. Con altrettanta rapidità, da moltissimi fronti ci si è spesi in un controcanto che proclamava l’opposto: dalla pandemia usciremo come prima, peggio di prima, più cinici di prima. Come usciremo dalla pandemia? Tanto per incominciare non è affatto chiaro quando ne usciremo davvero, giacché non è chiaro quando un vaccino efficace sarà validato e reso disponibile su vastissima scala. continua... »