Milano / Malpensa
Gli occhi... per comunicare
Gli occhi che raccontano gioie, dolori, amori e speranze. Più semplicemente gli occhi per comunicare. Perché, è inevitabile, qualcosa è cambiato e cambierà. Le distanze tra le persone, le strette di mano che, per ora, sono solo un lontano ricordo e, soprattutto, le mascherine sulla bocca e… allora ecco che, mai come oggi, gli sguardi diventano fondamentali per trasmettere emozioni e sensazioni. Giorgio e Rosa, 77 anni lui e 74 lei, o ancora Ben, 46enne, e Mindy, 38enne: i primi marito e moglie colpiti entrambi dal Coronavirus e ricoverati all’ospedale di Cremona; gli altri, anche loro coniugi, ma infermieri anestesisti in Florida. Due storie molto differenti. Due immagini che, però, in queste ultime ore, rappresentano tutti noi e sono un po’ i simboli di come il mondo, duramente provato dalla difficile e terribile emergenza COVID-19, si sia modificato. Gli uni e gli altri, insomma, tanto lontani, quanto vicini. Si guardano a vicenda, fissi, quasi immobili e andrebbero avanti così per ore ed ore, perché hanno capito che, oggi e molto probabilmente per molti altri mesi ancora, il principale mezzo, appunto, per comunicare è e sarà, proprio, quello degli sguardi. Questo, comunque, per loro sembra non fare differenza; certo, abituati ai movimenti della bocca ed alla mimica del volto (purtroppo adesso in parte nascosto, appunto, dalle mascherine), non è semplice, ma ce l’hanno fatta e continueranno a farlo. In fondo, gli occhi dicono molto di più di ciò che, invece, si possa pensare o credere. Gli occhi, come siamo stati abituati a sentirci ripetere, non mentono. E dagli occhi, dunque, bisognerà ripartire per far arrivare i sentimenti e raccontarci.
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