L'Italia per la seconda volta consecutiva non parteciperà al Mondiale. Se oggi è il momento delle critiche, allo stesso tempo, però, serve anche la coerenza...
Due... è troppo! Due volte consecutive, infatti, costretti a guardare i Mondiali da semplici spettatori, beh è qualcosa che lascia davvero increduli e amareggiati. E lo fa per diversi motivi. Primo: perché solamente l'estate scorsa ci siamo laureati campioni d'Europa. Secondo: perché, alla fine, il girone di qualificazione era più che abbordabile, anzi a dire la verità sarebbe dovuto toccare proprio a noi "farla da padroni". continua... »
L'Italia delle regole, dei divieti e dei sacrifici. Ma quando si vince uno scudetto, ecco che allora tutto viene cancellato. Folla di tifosi a Milano per festeggiare l'Inter.
Il tifo che se ne frega. E non veniteci a raccontare la solita 'storiella' del "Ma dai non è tutto vero quello che ci dicono. Chi ci crede più" e ancora "Avevamo le mascherine ed eravamo all'aperto", ecc... No, almeno stavolta evitiamo simili e molte altre frasi praticamente o quasi identiche. Facciamolo per quelle persone (e sono tante) che, ormai da un anno, stanno facendo sacrifici, provando a rispettare le varie regole e misure di sicurezza imposte dall'ermegenza Covid-19. continua... »
Pierluigi Collina è stato premiato da 'France Football' come miglior arbitro della storia. Un passato sui campi da calcio, tra partite dirette e tanti altri riconoscimenti.
Il carisma e la grinta di chi ha affrontato tante battaglie (sportivamente parlando, s'intende); la tenacia e la personalità di chi è stato capace di conquistare i diversi giocatori in campo e di diventare un punto di riferimento e un esempio per i colleghi di allora e per quanti sono arrivati dopo. Un passato sempre sul campo, cartellini in tasca e fischietto in bocca, beh... dopotutto il suo ruolo era quello di direttore di gara. L'arbitro, insomma, oggi, poi, nientemeno anche con la 'A' maiuscola. continua... »
Un altro simbolo del calcio italiano e mondiale che se ne è andato per sempre. Lacrime e tanti ricordi per Paolo Rossi, l'eroe del Mondiale 1982, vinto da trascinatore con gli Azzurri.
La rete che si gonfia una, due, tre volte e di nuovo. Il bomber con la 'B' maiuscola, capace di far gridare di gioia un'intera Nazione e il suo popolo. 'Pablito', l'eroe di quel Mondiale che, ancora oggi, è storia, ricordi, emozioni. 'Pablito', il fuoriclasse, purtroppo, volato via per sempre, ma che da lassù continuerà, comunque, a dispensare giocate uniche, eccezionali, di qualità. Il simbolo di un calcio d'altri tempi, solo e soltanto lui, Paolo Rossi, un altro grande che se ne è andato in questo triste e terribile 2020. continua... »
L'ennesimo traguardo della sua carriera: Stephanie Frappart sarà la prima donna arbitro a dirigere una partita di Champions League maschile. A Torino, per Juventus-Dinamo Kiev.
Il tunnel che porta al campo, di fianco le due squadre e, poi, l'attesa e l'emozione che si mischieranno, inevitabilmente, con la concentrazione di chi sa che quella non sarà una partita come le altre. Eh no! Non sarà così per ben due motivi: innanzitutto perché è la Champions League, quindi perché sarà la 'prima volta' che un arbitro donna dirigerà una gara maschile (Juventus-Dinamo Kiev, a Torino), appunto, della massima competizione europea per club. L'ennesimo record, insomma, ma, in fondo, c'era da aspettarselo se di fronte hai Stephanie Frappart. Già, lei... continua... »
De Luca, il governatore che tanto aveva decantato pugno duro contro chi violava le regole anti Covid, stavolta, di fronte alla sua gente in piazza per Maradona, se ne è dimenticato.
Non è passata un'eternità, eppure qualcosa si è mosso. Cosa? Boh... Vorremmo girare la domanda al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Eh già presidente, tutti noi ci ricordiamo ancora (in fondo come avremmo potuto dimenticarcene) le sue tante e 'colorite' dichiarazioni e avvertimenti di questi mesi di pandemia contro chi avrebbe violato o solamente pensato di violare le varie misure anti Covid ("Feste di laurea? Vi mando i carabinieri con il lanciafamme!", solo per citarne una), ma, all'improvviso e come se niente fosse, ecco che tutto sembra svanire così, nel nulla. continua... »
Il mondo del calcio in lutto per la scomparsa di Diego Armando Maradona. Genio e sregolatezza: il campione, il mito, la leggenda capace di far innamorare generazioni di tifosi.
Genio e sregolatezza. Il campione, il mito, la leggenda capace di cadere più volte e di rialzarsi altrettante. Ma stavolta, purtroppo, no! Stavolta Diego non ce l'ha fatta. 'El Pibe de Oro', come l'avevano soprannominato, il simbolo del calcio mondiale non c'è più, è volato via per sempre. E con lui è come se fosse morto l'intero mondo del pallone. continua... »
Poteva essere un Giro d'Italia come tutti gli altri? Certo che no! E, alla fine, infatti non lo è stato. Ha vinto Tao Geoghegan Hart e lo ha fatto, appunto, nell'ultima tappa.
Poteva essere un Giro d'Italia come tutti gli altri? Certo che no! E, alla fine, infatti non lo è stato. Innanzitutto per il periodo (l'emergenza Covid-19 che ha costretto gli organizzatori a spostare la manifestazione dalla primavera in autunno) e, poi, anche e, in modo particolare, per la gara vera e propria, decisa praticamente sul filo di lana. Ha vinto Tao Geoghegan Hart e lo ha fatto, appunto, nell'ultima tappa, sul traguardo finale di Milano. continua... »
Rino Gattuso campione fuori e dentro il campo. Il suo ultimo gesto: si è tagliato lo stipendio per darlo ai lavoratori del Napoli in cassa integrazione a causa dell'emergenza Covid-19.
Lo sportivo e l'uomo; l'uomo e lo sportivo. La grinta, il carattere, l'impegno, la fatica e, poi, quell'attenzione particolare e costante verso il prossimo. Ma, in fondo non è una novità, perché Rino Gattuso è così. 'Ringhio' il campione fuori e dentro il terreno di gioco. 'Ringhio' il punto di riferimento per i compagni, prima, e per i suoi giocatori adesso. continua... »
Il mondo del calcio in lutto per la scomparsa di Gigi Simoni. Indimenticabile la vittoria con l'Inter della Coppa Uefa 1998 in finale contro la Lazio. Addio al tecnico gentiluomo.
La Coppa Uefa alzata nel cielo di Parigi contro la Lazio nel 1998, al termine di una stagione, certamente lunga, ma, allo stesso tempo, carica di grandi emozioni. La sua 'firma' chiara, precisa e indelebile, a sancire un'annata che, inevitabilmente, è entrata nella storia e nei cuori dei tanti, tantissimi tifosi nerazzurri. Lui, la guida e il faro di un Inter che, sotto le straordinarie giocate del 'fenomeno' Ronaldo e di molti altri campioni, aveva saputo incantare e conquistare l'Italia e in generale l'Europa intera. L'uomo e l'allenatore; l'allenatore e l'uomo... continua... »