(VIDEO) In fondo... parte sempre tutto da lì, dalla semplicità, innocenza, tenerezza di un bambino. A livello spirituale, per miliardi di persone tutto cambiò con la nascita di un certo Gesù; a livello più 'terreno' e attuale, sono sempre loro a smuovere le coscenze del mondo. Pochi anni fa fu la drammatica foto del piccolo Alan, migrante curdo annegato su spiaggia, a destare il torpore del mondo sul dramma dei migranti. In questi mesi è il grido silenzioso della 16enne Greta a smuovere milioni di coetanei nel domandarsi "dove stiamo andando?".
Così, poco alla volta, in un susseguirsi mediatico ma anche culturale si è arrivati a questa data storica: 15 marzo, il grande 'Friday for future' in cui in oltre 123 Stati del Mondo, milioni di giovani sono scesi in strada, imitando la piccola Greta, in una protesta per destare i politici, le Istituzioni, le aziende, ma anche i genitori e gli adulti di questo mondo ingordo che pensa più all'oggi che al domani.
Ma il futuro è loro, ed è giusto e doveroso che ora lo rivendichino, per tutelare l'aria che respirano, i cibi che mangiano, i paesaggi che ammirano, gli oceani in cui nuotano. E così, oltre 100.000 persone sono scese in piazza solo a Milano, oltre 400 a Cuggiono. Con semplicità, fischietti, cartelli, striscioni, qualche maschera di animale a rischio estinzione, per dire a gran voce: "Non esiste un Pian(eta) B".

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