Milano / Malpensa
Murales per un paese migliore
Un percorso nuovo, diverso, per immaginare un paese che cambia e che prova a riscoprire il bello. Ora lo sta facendo l’Ecoistituto della Valle del Ticino, ma, come nella stessa idea dei promotori, potrebbe essere realizzato in forma analoga da tutti, privati, associazioni ed enti. Situazioni di abbandono (negozi sfitti, case chiuse, ditte che si spostano in periferia) sono sempre più diffusi nel nostro territorio, Cuggiono ha anche un’area pubblica importante in attesa da troppo tempo di definizione (l’ex municipio e le ex scuole elementari). Ma qualcosa, nel sociale, si muove. “Perchè un grande murales nella piazzetta della Posta? Vuole essere un segnale, un messaggio in bottiglia, che qualcosa si possa fare per rendere più gradevole il nostro Paese, come vogliono esserlo quello sul muro dell’ex oratorio femminile, quello che applicheremo sul condominio all’inizio di Via Fratelli Piazza o quelli che intendiamo apporre sulle serrande abbassate che diventerebbero una sorta di galleria d’arte all’aperto con scorci della Cuggiono di un tempo - spiega Oreste Magni, dell’Ecoistituto Valle del Ticino - La nostra loogica è quella di far vedere che come paese si può cambiare faccia, con un ruolo attivo dei soggetti privati, con il vero impegno di tutti (proprietari di immobili, di negozi, ecc). Anche solo porre i fiori sui balconi è un modo per rendere migliore un paese. Lo stimolo deve partire da più livelli, cittadini e poi amministrazione. Il vero stimolo viene dato dando l’esempio”. Il grande murales del ‘cane’ che si sta completando in piazza della Posta è alto più di sei metri ed è realizzato da Giulio Masieri, tra migliori muralisti italiani. Utilizza tecniche rinascimentali per l’auto produzioni dei colori con pigmenti e collanti. Uno studio ed un lavoro davvero molto più laboriosa, che richiede la posta con diversi strati. “Crediamo, comunque, che tutto quanto detto debba andare di concerto con un’operazione pubblica di riqualificazione del centro storico, a partire da Piazza San Giorgio - prosegue Oreste Magni - Sappiamo benissimo come non sia semplice intervenire in uno spazio attraversato da una strada provinciale, ma siamo altrettanto convinti che azioni di miglioramento non solo si possano, ma si debbano intraprendere. E anche qui ognuno può fare la propria parte. I progetti, che stanno coinvolgendo e interpellando anche altri cittadini, si stanno ampliando, con l’idea anche di realizzare grosse stampe sulle serrande dei negozi sfitti (con magari riproduzioni di vecchie foto di Cuggiono) o di angoli culturali e caratteristi del paese e dell’ambiente circostante. Ci piace pensare anche all’area della Posta che possa prendere ‘nuova vita’, non solo un parcheggio con auto, ma magari anche uno spazio in cui organizzare qualche evento, con tavoli e cittadini, magari anche per raccogliere altri fondi per altre produzioni che migliorino il paese”. Questo intervento, infatti, è realizzato con i fondi dell’Ecoistituto Valle del Ticino, ma per il futuro si potrebbero coinvolgere anche altre modalità di ricerca fondi.
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