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venerdì 27 dicembre 2024 | ore 06:32

Giada, la giovane chef de 'Il Mercato del Mare'

Dietro ogni piatto studio e tanta sperimentazione: da poco un’altra esperienza di gusto, con la novità dei ‘frollati’. A 'dirigere' i fornelli una giovanissima chef.
Inveruno - Giada Laginestra, chef de 'Il Mercato del Mare'

Accento ed entusiamo romano, e poi tanta voglia di fare, inventare, stupire, sperimentare,... Parliamo di Giada Laginestra, giovanissima chef del noto locale inverunese ‘Mercato del Mare’. Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di questa azienda. Per chi è del territorio la nota attività di pescheria ‘Merenpesca’ è un’autentica garanzia di qualità e prodotti, nata nel 1990 dallo spirito imprenditoriale di Antonino Merenda che, sin dalle prime esperienze lavorative, ha operato nel campo alimentare, specializzandosi nell’ittico. Una storia ormai di quarant’anni di attività, fatta di conoscenza dei prodotti e dei fornitori che, con i figli Alessia e Stefano, ha visto anche il coronamento del sogno di aprire il locale di pesce. Il ‘Mercato del Mare’ è ormai un’eccellenza che richiama pubblico anche da Milano, per scoprire e gustare il miglior pesce fresco e sapori esclusivi... sì, perchè a coordinare lo staff, dietro i fornelli, c’è una giovanissima ragazza, a cui Stefano e Alessia han dato subito fiducia, Giada Laginestra. “Mi son trasferita qui da circa un anno - ci racconta - aver conosciuto i miei titolari è stata una grandissima opportunità. Stiamo sperimentando e provando tante idee. In particolare, nell’ultimo periodo, abbiamo introdotto uno stagionatore, per ‘azzardare’ sapori ancora più nuovi e ricercati”. La sua concezione di cucina ben si sposa con lo stile del ‘Mercato del Mare’: “La differenza dal classico ristorante è che noi proponiamo un grande banco di pesce dove il cliente può scegliere se grigliare, friggere, cuocere al forno,... vedi la materia prima e noi te la prepariamo come vuoi”. Tanto studio, tanta preparazione, e anche un po’ di intuizione: “Ci piace creare qualcosa di nuovo, dal fare un fritto che non sia secco a cotture che valorizzino i sapori - ci spiega - tanto impegno che è la sintesi delle mie idee con il confronto con tutto lo staff. Senza dimenticare i grandi classici. Ora però la novità è la frollatura, di solito si fa con la carne, qui invece andiamo ad usare questa tecnica di lavorazione del pesce (un frigorifero con percentuali diverse di umidità). Più tempo è nello stagionatore più diventa saporito. Così poi possono nascere nuovi abbinamenti e gusti per tentare i clienti”. Un lavoro che è una vera e propria passione: “Mi piace tenere in cucina un clima gioioso - rivela - questa serenità e felicità è il modo migliore per approcciarsi e trasmetterle nei piatti”.

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