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domenica 22 dicembre 2024 | ore 09:27

Articoli di Lettere

Don Giuseppe Marinoni, prevosto di Magenta, scrive ai suoi parrocchiani. Ecco qui la 'Lettera alla Città' integrale in cui si rivolge ai suoi concittadini.
Magenta - Basilica di San Martino

Miei cari,
permettetemi di iniziare con questo affettuoso saluto, con il quale quasi settimanalmente mi rivolgo alla Comunità cristiana che vive in Magenta. Perché tutti mi siete cari. Ed è solo in nome di questo affetto che, insieme ai miei confratelli sacerdoti, alla Diaconia e ad alcuni amici della Comunità Pastorale, oso rivolgermi a tutti e a ciascuno, a quanti vivono in questa Città, a ogni donna e ogni uomo cittadini del mondo.
Diceva San Papa Paolo VI nella sua omelia del 29 settembre 1963, all’apertura della seconda sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II:  continua... »

Era il 1 ottobre del ‘56 avevo 7 anni. La mia famiglia si era trasferita da pochi giorni a Cesano Maderno poiché nel paesino toscano dove abitavo non c’era più lavoro...
Rubrica Trucioli di Storia - Nonno a scuola

Era il 1 ottobre del ‘56 avevo 7 anni. La mia famiglia si era trasferita da pochi giorni a Cesano Maderno poiché nel paesino toscano dove abitavo non c’era più lavoro. Io però stavo benissimo in quel paesino tranquillo, giocavo per strada e nei boschi, con mio fratello maggiore mi divertivo a portare al pascolo le pecore, insomma avevo la libertà assoluta. Avevo frequentato il primo anno scolastico lì, in una classe di 11 bambini, una classe unica per bambini dalla prima alla quinta, in un edificio piccolissimo ma con un enorme spazio per giocare all’aperto nell’intervallo.  continua... »

Tempo di vacanze e come tutti gli anni in questo periodo ripenso alle mie. Erano belle con tutte le caratteristiche di quelle di oggi. E dove andavo? Al 'mar di puarit'.
Truccioli di storia - Il fiume Ticino

Tempo di vacanze e come tutti gli anni in questo periodo ripenso alle mie. Erano bellissime con tutte le caratteristiche di quelle di oggi, preparativi, lungo viaggio, meta invidiabile, spensieratezza e divertimento. E dove andavo? Al 'mar di puarit' (al mare dei poveri). Sì, non mettetevi a ridere, anche noi vecchietti avevamo il nostro mare, era il nostro caro fiume Ticino e chi ci poteva andare era davvero fortunato ed invidiato.  continua... »

"In questi giorni vedendo il Giro d’Italia spesso mi tornano alla mente le tante maglie rosa fatte nei miei primi anni di lavoro". Nonna Mariuccia, Bareggio inizio anni '50.
Sport - Una foto storica del Giro d'Italia

In questi giorni vedendo il Giro d’Italia spesso mi tornano alla mente le tante maglie rosa fatte nei miei primi anni di lavoro. Da giovane lavoravo in una fabbrica di Milano che faceva maglie in lana pregiate, mi avevano assunto perchè arrivavo da Bareggio dove c’era una forte presenza di camiciaie e nel paese tutte le ragazze andavano a scuola da loro per imparare il mestiere. Avevo quindi già l’esperienza per il lavoro che veniva richiesto.  continua... »

Per il secondo anno consecutivo, durante il 25 Aprile, il sindaco Garavaglia ha negato ad un rappresentante della sezione ANPI di prendere la parola presso il Monumento ai Caduti.
Attualità - ANPI (Foto internet)

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Per il secondo anno consecutivo, in occasione della celebrazione del 25 Aprile, il sindaco Christian Garavaglia ha negato ad un rappresentante della sezione ANPI locale di prendere la parola presso il Monumento ai Caduti. Alla nostra richiesta, avanzata nel mese di ottobre 2017, il Sindaco ha risposto con un breve comunicato a novembre, negando tale possibilità perchè “non prevista dal programma” della giornata.  continua... »