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Mer, 04/12/2024 - 08:50

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mercoledì 04 dicembre 2024 | ore 09:26

Articoli di Studio Legale Guffanti

In caso di separazione dei genitori, quando chi deve mantenere il minore è inadempiente, è stato richiesto un contributo ai nonni.
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Con l’Ordinanza n. 13345/23, la Corte di Cassazione si è pronunciata all’obbligo dei nonni di provvedere al mantenimento dei nipoti. Nel caso analizzato, con la Sentenza di separazione era stato posto, a carico del padre della minore, un contributo al mantenimento della stessa di € 350,00 mensile, somma che non è, mai, stata versata. Visto l’inadempimento del marito, la madre della minore ha adito il Tribunale di Milano perché ponesse a carico dei nonni paterni un contributo al mantenimento per la nipote, richiesta che è stata accolta.  continua... »

Ascensore per disabili in Condominio: la realizzazione dell’impianto rientra nell’eliminazione delle barriere architettoniche e l’interessato può provvedere a sue spese contro la volontà degli altri.
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È principio ormai assodato quello per cui se l’edificio non è dotato di un ascensore, ciascun condomino che vi abbia interesse e presenti una disabilità può chiedere l’eliminazione delle barriere architettoniche installando, a proprie spese, un ascensore, sempre che il Condominio stesso non intenda procedere all’opera spalmando la spesa su tutti i condomini.
In altre parole, né il Condominio né i singoli proprietari possono opporsi all’installazione dell’impianto, in quanto prevale il principio di solidarietà.  continua... »

Controlli più stringenti nelle località da “seconda casa”: il comune può negare la residenza anche se i controlli dei vigili sono stati fatti in orario d’uffico.
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Con l’Ordinanza n. 8982 del 30 marzo 2023, la Suprema Corte di Cassazione ha respinto il gravame proposto avverso la sentenza di secondo grado - emessa dalla Corte d’Appello di Aquila – a conferma della sentenza di primo grado, con la quale era stata rigettata la domanda di una donna che si era vista cancellare il nominativo dai registri dell’anagrafe del Comune.  continua... »

Nel caso in cui una cessione di azienda o di ramo venga, per una qualsiasi ragione, dichiarata invalida, l’obbligo di pagare i contributi previdenziali rimane a carico del cedente l’azienda, anche per il periodo in cui la cessione è rimasta in itinere.
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Con il contratto di cessione di azienda si trasferiscono tutti i beni e i rapporti che costituiscono l’asset aziendale, mantenendo la sua identità ed il valore economico-produttivo. Si ha trasferimento del ramo di azienda allorquando vengano trasferiti i soli rapporti e beni relativi al ramo ceduto.  continua... »

La Legge di Bilancio è intervenuta a prorogare gli esoneri contributivi già esistenti, modificando talvolta la disciplina legislativamente prevista.
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La Legge di Bilancio per il 2023 (L. 29 dicembre 2022, n. 197) è intervenuta a prorogare gli esoneri contributivi già esistenti, modificando talvolta la disciplina legislativamente prevista.
In primo luogo, è di estremo interesse l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore e le novità per esso introdotte. Il detto esonero è riconosciuto esclusivamente sulla quota dei contributi IVS a carico dei lavoratori:  continua... »