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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 11:57

Associazionismo e clima

"L’Eco Istituto si è mosso coordinando l’istituzione di un forum sul tema, composto da associazioni, fondazioni, istituzioni e cittadini, allo scopo di lavorare per sensibilizzare".
Ambiente - Oreste Magni

Sarebbe stato un tema chiave della fiera, così come lo è stato nell’ultima edizione: il cambiamento climatico. Abbiamo intervistato il Presidente dell’Eco Istituto Valle del Ticino, Oreste Magni, il quale da tempo è impegnato in una battaglia per la salvaguardia del nostro pianeta e gli abbiamo chiesto come dal suo punto di vista si legano le due emergenze che stiamo vivendo. “Stiamo sicuramente avendo difficoltà a collegare quello che ci sta accadendo dal punto di vista sanitario con il degrado ambientale che viviamo, ha esordito Magni, nonostante ci siano centinaia di evidenze che dimostrano come la nostra distruzione degli habitat naturali sia all’origine dei salti di specie dei virus. Qualora questo fosse vero, e io sono convinto lo sia, allora dovremmo trattare l’emergenza ambientale alla pari di quella sanitaria”. Dunque, il tempo è sempre meno e, se possibile, corre più veloce a causa della pandemia. “Dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare, continua Magni, e cercare di mobilitarci. Per questo motivo l’Eco Istituto si è mosso coordinando l’istituzione di un forum sul tema, composto da associazioni, fondazioni, istituzioni e cittadini, allo scopo di lavorare per sensibilizzare, consapevolizzare e chiedere un cambiamento alle istituzioni”. L’attività dell’Eco Istituto ha comunque, come d’altra parte quella di diverse realtà associative del territorio, subito un grave rallentamento legato alla pandemia, reso ancor più pesante con la conferma del rinvio della Fiera di San Martino, che rappresenta uno dei momenti più alti dell’associazionismo locale. Come ha reagito l’associazione di cui è Presidente e qual è, dal suo punto di vista, lo stato dell’associazionismo in questo periodo storico, è stata la seconda domanda che gli abbiamo sottoposto. “Il mondo associativo, racconta Magni, è stato fortemente penalizzato da questa situazione, per il semplice fatto che esso si basa essenzialmente sulla spinta sociale dei suoi membri. In una situazione che sta bloccando questo tipo di rapporto, si stanno avendo parecchi problemi, ma non abbiamo mollato. Ci siamo reinventati un po’ tutto il nostro modo di fare; abbiamo ricreato le nostre iniziative con modalità completamente diverse e, alla fine, credo che qualcosa di buono sia venuto. Nella disgrazia abbiamo comunque imparato che, nonostante le situazioni difficili, è importante cercare di guardare oltre e dare delle risposte”.

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