Qua da dove tanti e tanti anni fa i loro bisnonni e antenati partirono alla volta dell’America; qua sono tornati ieri. Il gruppo è arrivato alle 14 in villa Annoni: gli occhi che si guardavano attorno, il sorriso stampato sulle labbra e sui volti la curiosità ed anche quel pizzico di stanchezza che, in fondo, è normale ci sia dopo i giorni trascorsi a girare da una parte all’altra. Ma, per “niente al mondo”, si sarebbero persi questo appuntamento. Eh già, perché conoscere da vicino i luoghi e le storie dei nostri emigranti è un’occasione unica e forse irripetibile. Da Herrin, negli Stati Uniti, a Cuggiono… la tappa, insomma, è quasi d’obbligo se vieni in Italia. Allora, eccoli gli studenti della Herrin High School proprio della cittadina dell’Illinois (ragazzi tra i 15 ed i 21 anni; insieme agli insegnanti ed anche a qualche genitore), qui per vedere quei posti dai quali, appunto, nel secolo scorso tanti italiani si sono trasferiti per andare a lavorare, principalmente, nelle miniere di carbone statunitensi. La visita è stata un vero e proprio susseguirsi di emozioni e coinvolgimento: prima il ritrovo, dunque, in villa Annoni (la sede del palazzo Municipale cuggionese); poi, tutti al museo storico civico (un tuffo nel passato tra documenti, carte e oggetti); e, ovviamente, non poteva mancare la sosta, immersi nella natura della splendida cornice del parco che circonda la villa stessa (l’attenzione è stata letteralmente catturata dai pavoni presenti), fino alla basilica di San Giorgio, uno dei simboli e dei punti di riferimento del paese, ed al cimitero. L’ultima tappa, in via San Rocco a “Le radici e le ali” dove i ragazzi hanno presentato la loro ricerca su Herrin e Cuggiono. “Un momento significativo che ha permesso a al gruppo di approfondire la conoscenza della nostra città e delle loro radici – spiega Oreste Magni, dell’Ecoistituto della Valle del Ticino, già da tempo promotore di simili iniziative e vero e proprio collante tra Italia e Stati Uniti – Ma l’incontro con gli studenti americani è stato anche fondamentale per metterli in relazione con i giovani cuggionesi e di tutto il territorio. Si possono formare nuove amicizie e contatti”. “Un’esperienza davvero speciale – dice Michaelann Stanley, l’insegnante di francese della Herrin High School – La prima volta per questi ragazzi che hanno potuto apprezzare le bellezze del territorio, dell’Italia ed anche dell’Europa e una parte importante della loro storia (siamo stati, infatti, a Parigi, Venezia, Milano e, infine, Cuggiono)”. (FOTO SALLY)

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