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"Ritorno nei luoghi d'infanzia..."

A cinquant’anni dall’uscita di ‘Confessioni di un malandrino’ il ritorno a ‘casa’ di Angelo Branduardi, per un grande concerto sabato 29 giugno.
Musica - Un primo piano di Angelo Branduardi

C‘è qualcosa di poetico, di senza tempo... nel ritornare nei luoghi di origine per rilanciare e risuonare antiche melodie, ricordi. La storia di Angelo Branduardi con la comunità di Cuggiono si è legata già due volte: alla nascita, per i primi mesi di vita; poi in gioventù dopo un ritorno da Genova a Milano e quindi a una bifamiliare di via De Gasperi nella cittadina cuggionese. Ora, a cinquant’anni dall’uscita dell’album ‘Confessioni di un malandrino’ un nuovo importante ritorno, un concerto speciale, di un tour italiano ed europeo di grande richiamo, per una cittadinanza onoraria di grande valore, ma soprattutto per riportare nel cuore di Cuggiono melodie e suoni che sono nella storia della musica. “Sono nato qui, ma i miei genitori si son trasferiti fin da subito a Genova, dove imparai l’arte della musica e mi diplomai in violino a nemmeno sedici anni - ci racconta Angelo Branduardi - ritornai a Cuggiono pochi anni dopo il matrimonio, con l’occasione di una bifamiliare, con un piccolo giardino, in via De Gasperi. Abitavamo in una via privata, con tanti bambini nella zona. Qui nacquero le mie due figlie e anche loro ricordano questi luoghi d’infanzia con grande affetto. A Cuggiono ho scritto uno dei brani più storici... ‘Alla Fiera dell’Est’. La presentammo su ‘Radio Naviglio’, una radio libera dell’epoca. Quando nacque questa canzone avevamo già fatto una lunga gavetta, andavo in giro con una vecchia 500 carica di strumenti. Il mio cache era di 20.000 lire ma non bastavano nemmeno per dormire. Nel 1972 incisi il disco ‘Confessioni di un malandrino’, una delle mie canzoni più belle, anche se all’epoca venne ritenuto brutto. Il disco fu buttato inizialmente. Il primo vero disco pubblicato fu nel 1974, giusto cinquant’anni fa. La canzone ‘Alla Fiera dell’Est’, riprende antiche filastrocche, qui in particolare una ebraica e all’inizio nessuno la voleva. Ci volle un anno per farla pubblicare, sembrava che non piacesse, invece dopo sei, sette mesi, ci fu un vero boom. Una canzone che, a parte il topolino che fa sorridere, è molto violenta, dove si uccidono tutti. Ma divenne un vero e proprio successo internazionale. Ma questo a livello intellettuale, quando a livello canoro viene raccontata e suonata ai bambini quasi non mi appartiene più, è ormai patrimonio popolare. Da un lato ormai è quasi infinita e di tutti”. Dopo cinquant’anni, finalmente, il grande ritorno sulla scena di Cuggiono: “Per me salire su un palco è sempre una grande emozione - ci commenta - i cuggionesi sono attesi da un concerto molto particolare, in duo, con un altro polistrumentista. Con Ennio Morricone lavorai molto, anche nella sua ultima tournée europea, e lui diceva spesso: essendo la musica l’arte più astratta è la più vicina all’assoluto. Per il credente l’assoluto è la fede, qui si vuole cercare questa direzione. Sarà un concerto molto particolare, piace molto, nonostante i dubbi iniziali, abbiamo sempre concerti tutti esauriti e molto molto amati. Ovviamente a Cuggiono non mancherà ‘Alla Fiera dell’Est’, così come altri successi”. L’appuntamento è quindi per sabato 29 giugno, per una serata storica e indimenticabile nell’area interna del parco di Villa Annoni. “Torno a Cuggiono per la prima volta, se non avete di meglio da fare...”

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