Una cerimonia solenne, con grande attenzione alla liturgia, ai canti, ai riti. La Basilica cuggionese di San Giorgio Martire, 400 anni di storia, illuminata a festa. Le massime autorità istituzionali: il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Cuggiono Giovanni Cucchetti, l’ex senatore Mario Mantovani (che ha sostenuto le spese per il bassorilievo commemorativo). Venerdì 25 novembre è stata una giornata a suo modo ‘storica’ per la parrocchia cuggionese, che ha ricordato i 900 anni dalla nascita di Papa Urbano III. “Cos’è che rende sporca la veste della Chiesa? - si è chiesto in apertura di omelia l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini - Significa dire ‘ho perso attrattiva’, non è attraente la Chiesa, non lo è il sacerdote, non lo è colui che deve dare testimonianza a Dio. Leggendo la storia di Urbano III, Papa Crivelli, si ha l’immagine di una Chiesa con tante divisioni, beghe, difficoltà, contrasti, che mettevano i cristiani gli uni contro gli altri. Secoli complicati e difficili. Urbano III è stato un Papa che ha vissuto una vita difficile, non è mai riuscito ad andare a Roma, la sua sede naturale. La Chiesa in tempi complicati aveva forse perso attrattiva. Oggi non è attraente se rimane triste e malata di malinconia, di nostalgia. A volte sembra lacerata, divisa, a gruppetti che si fanno quasi concorrenza, con persone anche valide e generose ma che si parlano male a vicenda”. Un discorso intenso, un parallelismo importante, fino alla sintesi finale: “Celebrando la fierezza di questa terra di aver dato i natali a Papa Urbano III chiediamo la grazia che le nostre vesti ‘sporche’, i nostri difetti, siano purificate secondo tre aspetti: appartenenza al Signore, una purificazione secondo la ‘via della croce’, la preoccupazione e la cura di tutto e di tutti”. Al termine della funzione è stato presentato il bassorilievo commemorativo dedicato alla memoria di Papa Urbano III.

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