Milano / Malpensa
Capodanno a Tallin per Taizè
Partecipare al 47mo Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra organizzato dalla comunità di Taizé non è stata una semplice scelta per i giovani di Arconate, ma un’esperienza dal forte valore simbolico. Ritrovarsi a Tallinn, capitale di una piccola nazione dell’Europa orientale a pochi passi dalla Russia, assume un significato profondo, soprattutto in un momento storico così delicato. «Quest’anno ci è sembrato particolarmente importante essere presenti come testimoni di pace», ha affermato fratel Matthew, priore della comunità ecumenica di Taizé.
La partecipazione dei giovani non è solo una questione numerica, ma un segno tangibile di fraternità cristiana. Il Pellegrinaggio, che dal 1978 si svolge ogni anno in una diversa località europea, rappresenta un’occasione unica per vivere e testimoniare un ecumenismo concreto. Quest’anno, l’organizzazione dell’evento ha coinvolto il Consiglio delle Chiese cristiane dell’Estonia, in un dialogo collaborativo che ha riunito chiese luterane, cattoliche, ortodosse e battiste.
Fratel Matthew sottolinea: «Non siamo qui per offrire facili soluzioni, ma per pregare insieme. La preghiera è il segno del desiderio dei giovani di vivere una fraternità in Cristo, che conduce alla vera pace».
Durante il Pellegrinaggio, i giovani sono stati ospitati da comunità locali: parrocchie, famiglie, centri religiosi e scuole. Ogni mattina, un momento di preghiera con canti e ascolto della Parola di Dio ha dato inizio alla giornata, seguito da incontri di dialogo tra i partecipanti e i loro ospitanti per approfondire il significato della fraternità.
Le preghiere si svolgono in tre chiese del centro cittadino – due luterane e una battista – e i pomeriggi sono dedicati a laboratori su temi come la cultura, l’ambiente, l’impegno sociale e la fede. La giornata culmina in un’orazione collettiva nello stadio del ghiaccio di Tallinn, allestito per l’occasione.
Il Pellegrinaggio di quest’anno coincide con l’apertura del Giubileo 2025, dedicato alla speranza. Fratel Matthew ha intitolato il suo messaggio centrale Sperare al di là di ogni speranza, ispirandosi alle testimonianze di giovani che vivono in situazioni difficili, come in Libano, Betlemme e Myanmar. «Per comprendere davvero cosa sia la speranza, dobbiamo ascoltare queste storie e meditarle», ha spiegato.
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