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domenica 24 novembre 2024 | ore 23:26

Masterplan: Comuni di nuovo in Regione

Un nuovo incontro dei Comuni dell'ex Piano d'Area Malpensa in Regione Lombardia per confrontarsi e discutere sulla questione Masterplan Malpensa 2035.
Turbigo - Rilievi sull'impatto acustico degli aerei sopra il paese

Due incontri a distanza di qualche settimana e sempre in Regione Lombardia: da una parte i cinque Comuni del cosidetto ex Piano d'Area Malpensa (Castano, Nosate, Turbigo, Vanzaghello e Robecchetto), dall'altra l'assessore regionale Raffaele Cattaneo e alcuni rappresentanti e tecnici di Sea, Enac e Alfa srl (la realtà che ha in gestione il depuratore di Sant'Antonino). L'occasione, insomma, per discutere e analizzare più nello specifico la situazione dell'aeroporto di Malpensa e precisamente in merito al Masterplan 2035, con l'espansione verso sud e il traffico cargo.

"In quest'area, infatti, insistono tutte le rotte in atterraggio verso lo scalo della provincia di Varese e, in particolare di notte, anche i decolli appunto del cargo - spiegano gli stessi sindaci del nostro territorio". Un'impatto, pertanto, come già sottolineato più e più volte, che non può e non deve essere considerato di secondo piano e che genera serie e grosse preoccupazioni. "A tal proposito e per meglio far capire la realtà con la quale ci stiamo confrontando e ci confronteremo, allora - proseguono - ecco che abbiamo redatto anche un apposito documento per illustrare le osservazioni congiunte alle integrazioni allo stesso Masterplan, presentate a dicembre al Ministero della Transizione Ecologica".

Diversi, alla fine, i punti al centro delle attenzioni: innanzitutto la salvaguardia della brughiera di Malpensa e Lonate nella sua interezza "Che non può essere messa in discussione - affermano - Si tratta di un habitat unico nel sud Europa, all'interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino, con ogni singola caratteristica per l'istituzione di un SIC/ZPS, come da richiesta di riconoscimento avanzata il 25 ottobre 2011 dal Parco Lombardo della Valle del Ticino che Regione Lombardia, pur avendo nell'ambito della procedura di infrazione 2012/4096, commissionando lo studio di area vasta Malpensa alla società Europolis Lombardia, che aveva portato alle medesime conclusioni di quello del Parco, si è sempre rifiutata di portare avanti"; quindi, l'espansione verso sud del sedime aeroportuale che "Non può che avere da parte nostra parere negativo - ribadiscono - Si sostiene nel Masterplan, infatti, che lo sviluppo dell'area cargo all'interno dell'attuale aeroporto sarebbe già in grado di supportare un aumento del 100% dell'attuale traffico merci, passando dalle attuali 500 mila tonnellate annue a circa 1.000.000. Nonostante ciò, la richiesta di Sea/Enac è di espandersi ulteriormente verso sud di 45 ettari e questo per la costruzione di nuovi capannoni. Senza dimenticare, altra grave lacuna, è come il Masterplan non prenda per nulla in esame la tendenza europea, che non potrà che accentuarsi nel futuro, di spostamento del traffico passeggeri e merci da volo a ferro".

Terza tematiche, poi, i voli cargo notturni. "Chiediamo che venga posta una limitazione oraria - commentano - a maggior ragione alla luce di una proposta di previsione di un più che raddoppiato traffico merci sull'aeroporto da qui al 2035, cosa che creerebbe sicuramenti grosse e ulteriori difficoltà ai nostri cittadini. Con Malpensa 2000 ci era stato assicurato che non ci sarebbero stati passaggi dalle 23 alle 6, in virtù del 'Decreto D'Alema', ma questo è sempre stato disatteso attraverso la rappresentazione di una normativa immediatamente superata e/o confusa". E, infine, le acque di scarico del depuratore di Sant'Antonino. "I due scarichi terminali si trovano uno a Nosate e l'altro a Lonate Pozzolo - concludono - Entrambi si gettano nel Canale Industriale che prosegue il suo corso su Turbigo e Robecchetto, arrivando fino in Darsena a Milano. Pur ammettendo un netto miglioramento della situazione generale dell'impianto, con la nuova gestione di Alfa, però i dati rilevati da Arpa sono, comunque, spesso ancora fuori tabella. Ci appare, dunque, legittimo esprimere anche su questo campo le nostre preoccupazioni e richiedere le necessarie garanzie, essendo l'impianto il recettore degli scarichi di Malpensa.

Ciò detto, ripetiamo di nuovo la contrarierà all'allargamento del sedime aeroportuale a sud, invitando a prendere in considerazione l'alternativa per l'espansione della Cargo City in Area 2 e 2A (ossia a sud ovest interna allo scalo). Rinnovando, in parallelo, a Regione Lombardia l'invito ad avviare al più presto il processo di riconoscimento del SIC/ZPS 'Brughiera di Malpensa e di Lonate', come richiesto dal Parco del Ticino nel mese di ottobre del 2011".

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