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L'Albertone nazionale

Alberto Sordi: un simbolo, un'icona e un riferimento del cinema italiano e mondiale. Fosse ancora vivo, proprio oggi, 15 giugno, avrebbe compiuto 100 anni. Una carriera straordinaria.
Cinema - Alberto Sordi (Foto internet)

Quelle frasi e quelle battute 'snocciolate' con lo stile, il carisma e la semplicità che solo i grandi sanno avere. Un simbolo, un esempio e un punto di riferimento per il cinema italiano e mondiale, ma più in generale per tutti noi. Un nome e un cognome che erano una vera e propria garanzia, Alberto Sordi, per tutti semplicemente il mitico 'Albertone nazionale'. E chissà, allora, oggi che cosa direbbe di fronte ad un simile e straordinario traguardo, l'ennesimo di una carriera che l'ha visto conquistare prestigiosi riconoscimenti e successi? Già, perché se fosse ancora vivo, in questo 15 giugno, spegnerebbe nientemeno che 100 candeline. Cento lunghi anni per l'attore, il regista, il comico, lo sceneggiatore, il compositore, il cantante e il doppiatore italiano entrato nei cuori della gente e dai cuori mai più andato via. Classe 1920, Sordi, tra i più importanti attori del cinema italiano con circa 200 film, è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni. Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, è stato tra i massimi esponenti della romanità cinematografica, la stessa romanità che ne hanno fatto, appunto, un'icona per le generazioni passate e per le future. Davvero numerosi, nella sua eccezionale carriera, i personaggi interpretati e le pellicole che l'hanno visto protagonista indiscusso: solo per citarne alcuni, ad esempio, 'La grande guerra', 'I vitelloni', 'Un americano a Roma', 'Il medico della mutua', 'Il vedovo', 'Il marchese del Grillo', 'Tutti a casa', 'Una vita difficile', 'Il vigile', 'Un borghese piccolo piccolo', 'Fumo di Londra', 'Lo sceicco bianco', 'Un giorno in pretura', 'In viaggio con papà', 'Polvere di stelle', 'Lo scopone scientifico', 'Detenuto in attesa di giudizio', 'Le vacanze intelligenti', ecc.. Senza dimenticare i programmi televisivi e i momenti di coinvolgimento e animazione. 'Albertone' che, alla fine, sapeva fare tutto e che da quel 24 febbraio 2003, giorno in cui se ne è andato per sempre, ha lasciato un immenso senso di vuoto.

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