Milano / Malpensa
Il menestrello Branduardi
Ben 40 anni di musica e non sentirli. Dopo un 2017 di straordinari sold out sia in Italia che all’estero, anche nel 2018 Angelo Branduardi sta portando la sua musica evocativa al pubblico di mezza Europa. Il ‘menestrello italiano’ già da tempo asseconda la sua versatilità in campo musicale, presentandosi al pubblico con concerti basati su diverse formazioni. Può così passare con grande facilità dall’esecuzione in duo del repertorio di musica del passato, che fa parte della sua collana ‘Futuro Antico’, alla classica formazione folk-rock, con basso e batteria. Se nel primo caso si assiste ad un concerto all’insegna del “meno c’è più c’è”, un viaggio intimo alla “ricerca della magia dei suoni”, nel secondo caso l’artista ripercorre tutta la sua travolgente e lunga carriera, costellata da grandi successi. Accompagnato da Fabio Valdemarin alle tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre, Stefano Olivato al basso e Davide Ragazzoni alla batteria, Angelo Branduardi riporta così sul palco quel mondo musicale e creativo che, attingendo dalle leggende popolari e ai suoni del passato, lo ha reso unico sulla scena musicale italiana e internazionale. Le sue canzoni, capaci di fondere mirabilmente musica e poesia, affondano a piene mani nella spiritualità, elemento fondamentale che per Branduardi rappresenta “il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse”. Il “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica”, come ama definirsi lui stesso, torna dunque sulle scene mettendo in scaletta i brani più amati del suo repertorio, da ‘Si può fare’ a ‘Cogli la prima mela’, da ‘La pulce d’acqua’ all’immortale ‘Alla Fiera dell’Est’... tutti grandi successi che hanno arricchito gli ultimi 40 anni di musica italiana. Ma chi è il ‘menestrello’ più apprezzato e ricercato d’Europa? Nasce a Cuggiono, alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950. Da giovane si trasferisce, al seguito della famiglia, a Genova, dove conosce l’ambiente musicale della scuola genovese che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane fortemente influenzato anche dalla musica d’Oltremanica, tanto da citare tutt’oggi Donovan e Cat Stevens fra i propri idoli musicali. Volendo intraprendere una carriera concertistica, inizia lo studio di violino, diplomandosi al conservatorio di Genova all’età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d’Italia). L’elezione al Soglio Pontificio di Papa Bergoglio, che da San Francesco ha preso il nome e che al suo insegnamento ha improntato la sua azione pastorale, ha risvegliato il desiderio del cantautore di riportare all’attenzione del pubblico i due lavori precedenti, nel segno di quella Misericordia che “rende l’uomo capace di lode a Dio”. Angelo Branduardi è stato, ed è tutt’ora, molto apprezzato in Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e tanti altri Paesi europei ed extraeuropei, come dimostrano ogni anno le sue seguitissime tournèe. Tra le molte date europee del nuovo tour segnaliamo il 20 aprile al ‘Teatro Colosseo’ a Torino e il 14 luglio al Sacro Monte di Varese.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento