Milano / Malpensa
Marco torna a casa...
L’arrivo è previsto per il 3 luglio. Ci siamo, insomma: un anno dopo ecco il grande giorno tanto atteso. “The end”, per dirla come nei film, e in fondo diversamente forse non potrebbe essere, perché alla fine questo viaggio in molte sue sfaccettature ricorda quasi la trama proprio di una pellicola cinematografica in cui avventura, coraggio, forza di volontà ed emozioni si mischiano assieme, diventando praticamente una cosa sola. “Bentornato”, la voce allora si leverà forte e chiara là a Cuggiono, la ‘sua’ Cuggiono, dove appunto dodici mesi fa è salito in sella e via verso quel giro del mondo in bicicletta. Marco Invernizzi ce l’ha fatta! Il sogno è ormai realtà in tutto e per tutto; l’impresa (beh… non c’è altro modo per ribattezzarla) è compiuta e adesso saranno solo e soltanto festa, applausi e complimenti. “Non vediamo l’ora di riabbracciarlo – dice il fratello Claudio – Siamo pronti al grande giorno; manca davvero pochissimo. Marco ritornerà, infatti, la prossima domenica 3 luglio alle 16 e abbiamo pensato di accoglierlo in villa Annoni (sede del palazzo Municipale cuggionese) con un momento assieme tra familiari, amici, parenti, associazioni, autorità e tutti i cittadini che vorranno esserci”. E saranno tanti, tantissimi, statene certi, perché i numeri di questa fantastica esperienza sono da record: quasi 12 mesi sui pedali e 35 mila chilometri percorsi attraversando l’Europa dell’ovest, le due Americhe, l’Asia, l’India e il Sud Africa e dormendo nella maggior parte dei casi in tenda oppure affidandosi all’ospitalità delle persone incontrate lungo il tragitto. “E’ davvero un grande – conclude Claudio Invernizzi – Non ci sono altre parole per descriverlo. Siamo orgogliosi di lui. Marco, infatti, da sempre vede nella bicicletta il mezzo ideale per viaggiare: come ama ripetere è proprio stando in sella che si ha il tempo di conoscere la gente e assaporare il vero gusto della terra che si sta visitando. Era un desiderio che aveva e oggi è finalmente riuscito a coronarlo, dopo che negli anni scorsi si era già cimentato in altre piccole avventure appunto in bicicletta (fino a Barcellona nel 2011, poi Oslo nel 2012 o ancora il giro dell’Italia nel 2013 e Francoforte nel 2014)”.
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