Milano / Malpensa
Cappellino e divisa: Yogi Berra in francobollo
Cappellino in testa, divisa da gioco e l’immancabile sorriso. L’idolo, il campione con la ‘C’ maiuscola e la leggenda che ha scritto pagine e pagine del baseball americano. Lui e soltanto lui, l’uomo e l’atleta, l’atleta e l’uomo e, poi, quel legame indissolubile ed eccezionale con l’Italia (più precisamente, con il nostro territorio: Malvaglio, da una parte, dove erano originari i genitori Pietro e Paolina, emigrati, appunto, in America, e Cuggiono, dall’altra) e che, oggi, è sempre più forte. Già, perché proprio nei giorni scorsi la collezione del museo storico civico cuggionese si è ulteriormente arricchita, nientemeno che con il francobollo di Yogi Berra. “Un pezzo molto importante per quanto riguarda la storia del nostro paese e della nostra zona negli USA, che è diventato realtà grazie alla partecipazione del consigliere Francesco Alemani, dello storico Ernesto Milani e degli amici della stessa realtà cittadina - ha commentato il sindaco Giovanni Cucchetti - Presentato il 24 giugno scorso allo ‘Yogi Berra Museum & Learning Center' di Little Falls (New Jersey), per onorare la sua memoria, eccolo adesso anche qui da noi. Uno sportivo e una figura di riferimento per le generazioni passate e per quelle presenti, insignito, tra l’altro, della ‘Medal of Freedom’ dall’allora presidente Barack Obama, la più alta onorificenza civile americana per i suoi meriti nello sport ed umani”. L’esempio di impegno, passione e dedizione dentro e fuori dal terreno di gioco. Classe 1925, nato a Saint Louis, Lawrence Peter Berra era figlio, appunto, di Pietro e Paolina, originari di Malvaglio ed emigrati nella città americana nel 1909. Ed è qui, allora, che il piccolo Yogi cresce e si forma, per poi avvicinarsi ufficialmente al mondo del baseball con i New York Yankees. Sono anni straordinari e fantastici per lui, gare su gare, partite su partite, lo spettacolo che sapeva regalare nelle varie sfide era qualcosa di straordinario, tanto che è stato il giocatore a vincere più World Series di tutti. Ma nella sua vita non c’è stato solo lo sport, o meglio lo sport c’entrava sempre, però in un altro modo. Come dimenticare, infatti, i suoi aforismi, entrati di diritto nella storia e che, da quanto sembra, hanno portato successivamente alla creazione del celebre orso dei cartoni animati. Ricordi, testimonianze e aneddoti che l’hanno contraddistinto e ne hanno fatto una grande, grandissima stella, che ha brillato per anni e anni e che continua a brillare anche dopo la sua morte nel 2015. “Una piccola, ma importante iniziativa che pone un altro mattoncino alla base dello stretto rapporto tra i cuggionesi residenti e i nostri antenati emigrati in suolo statunitense alla ricerca di fortuna - ha concluso il consigliere Francesco Alemani”.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento