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domenica 24 novembre 2024 | ore 09:54

'Grillo parlante': arresti e sequestri

Milano e provincia; estorsione aggravata dal metodo mafioso. Qesta l’accusa mossa ad otto persone rintracciate nella notte dai carabinieri.
Carabinieri ad un posto di controllo (Foto internet)

E’ stata avviata la scorsa notte una vasta operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano che hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano nei confronti di 8 persone responsabili a vario titolo di “estorsione aggravata dal metodo mafioso”. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, costituisce la prosecuzione dell’attività investigativa conclusa nell’ottobre del 2012, allorquando sono stati arrestati 23 soggetti collegati alla criminalità organizzata di origine calabrese operante in Lombardia.
Gli odierni arresti hanno fatto breccia nel settore dell’infiltrazione mafiosa del tessuto economico-imprenditoriale locale, accertando svariati episodi di estorsione aggravata da parte di esponenti del clan MANCUSO e di altri indagati che, pur non essendo organicamente inseriti nel sodalizio, ma consapevoli della sua caratura criminale e della forza d’intimidazione derivante dal vincolo associativo, ne hanno favorito l’intervento, per ottenere il recupero del credito vantato nei confronti di terze persone.
L’attività ha visto impiegati cento Carabinieri in varie province del territorio nazionale e l’effettuazione di diverse perquisizioni e sequestri di materiale d’interesse probatorio.
Nell’ambito dell’operazione, tuttora in corso, che vede impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano spicca la figura di M.D., pluripregiudicato 60enne, originario di Vibo Valentia, vero e proprio prestanome della cosca MANCUSO di Limbadi (VV), che tramite intestazioni fittizie gestiva immobili e terreni riconducibili alle attività illecite poste in essere dall’organizzazione mafiosa.
All’interessato è stata applicata la misura della sorveglianza speciale e sono stati sequestrati, ai fini della confisca, su disposizione del Tribunale di Milano - Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, 3 villette, 2 capannoni industriali, 10 appartamenti e 13 terreni agricoli ubicati nei Comuni di Cuggiono, Boffalora Ticino, Bernate Ticino, Castano Primo e Robecchetto con Induno.
Il valore complessivo dei beni in sequestro supera i tre milioni di euro.

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