La delusione si mischia all’amarezza, ma non ci stanno che, alla fine, tutto passi come se niente fosse successo. “E’ una vergogna”, un coro unanime quello che si è alzato e si alza dai banchi della maggioranza in consiglio comunale verso chi, due domeniche fa, durante l’inaugurazione della nuova piazza ha voluto manifestare il suo dissenso e disappunto, da una parte per alcune scelte e decisioni proprio in merito alla neonata area, dall’altra anche per la delicata questione della terza pista di Malpensa. “Siamo delusi e amareggiati – dice l’Amministrazione comunale turbighese – Non ci sono altre parole se non, appunto, “è una vergogna” per descrivere quel gruppo di persone che con comportamenti poco civili e per nulla rispettosi ha fischiato, insultato ed urlato contro le istituzioni presenti”. Poi, per un attimo, ecco che si torna alle emozioni e, soprattutto, al grande momento di festa vissuto. “Una piccola minoranza, tra cui erano presenti anche alcuni consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Uniti per una Turbigo da Vivere”, ha cercato di rovinare la giornata fischiando gli intervenuti e denigrando in tal modo il nome dell’intero paese. La voglia di stare insieme e di festeggiare però, alla fine, ha prevalso su tutto e su tutti: e così è stata ugualmente una bellissima iniziativa”. Tra i momenti più coinvolgenti, come ricordano gli amministratori locali, il taglio del nastro con i bambini ed il sindaco o ancora le musiche del corpo bandistico “La Cittadina” (che, proprio in questa occasione, festeggiava il suo 45esimo anniversario di fondazione) e di altre quattro bande del territorio che hanno allietato i presenti con un concerto. “Queste persone – conclude l’amministrazione comunale – non ce la faranno mai a rovinare il senso di rispetto, l’educazione, il valore della democrazia di cui Turbigo si è sempre potuto vantare. Questo gruppo ha solo raggiunto l’obiettivo di offendere i bambini, gli anziani e le famiglie che erano presenti per un pomeriggio da vivere e condividere in compagnia, ed ha denigrato il nome del nostro paese, mancando di rispetto ed educazione alla gente ed alle istituzioni. Noi continueremo a lavorare nello spirito democratico, dei valori di rispetto del prossimo e nel buon nome della città”.

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