La ‘sua’ campagna elettorale è già iniziata con una serie di affissioni in molti comuni lombardi con il suo nome e la dicitura ‘Sindaco di Lombardia’. O forse, ancor prima, ha iniziato la sua campagna quando ha accettato, un anno e mezzo fa, il ruolo di coordinatore regionale. Mario Mantavani, sindaco di Arconate, è sicuramente tra i rappresentanti politici più coinvolti in questa doppia tornata elettorale: da un lato perchè corre sia per il Senato (ruolo che ha già ricoperto dopo l’esperienza di Europarlamentare) sia per la Regione Lombardia (dove molti lo vedrebbero futuro vicepresidente dopo Roberto Maroni), dall’altro lato è invece sempre a stretto contatto con leader del Pdl Silvio Berlusconi. “Dopo gli scandali che ci ha mostrato la sinistra credo che gli italiani sappiano a chi rivolgersi per fari governare - ci spiega - Ingroia è l’uomo del verdetto, di Grillo nemmeno si conoscono i rappresentanti in lista, Monti lo giudicheranno i cittadini visto che prima diceva che le tasse non si potevano abbassare e ora lo promette in campagna elettorale, mentre Bersani lo si è già visto come ministro,.... non rimane che affidarci ancora a Silvio Berlusconi che, magari è vero non ha fatto tutto quanto ci si aspettava negli anni precedenti, ma che da istituti esterni e autorevoli riconoscono che abbiamo completato l’80% delle promesse fatte agli italiani. Gli italiani non devono assolutamente sprecare il loro voto, è molto importante”. E l’allenza con la Lega Nord per la Regione Lombardia? “Maroni ha le competenze per guidarla e poi dobbiamo subito metterci al lavoro per dare un lavoro ai giovani, portare innovazione nelle imprese, incentivare il benessere delle famiglie, migliorare la formazione professionale,... di idee ne abbiamo...”.

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