Violazione di privacy o nuova frontiera del mondo globalizzato? Difficile dirlo, tanti se lo domandano, e non potremo certo essere noi a darne una risposta completa. Fatto sta che internet diventa sempre più invasivo nelle abitudini e nelle vite di tutti noi. L’ultima clamorosa novità, in termini di realismo o voyerismo, risale allo scorso 18 marzo, quando molti dei nostri paesi, tra i primi in Italia e nel mondo, sono stati aggiunti al servizio ‘Street View’ di ‘Google Earth’. Il programma gratuito del potente motore di ricerca americano già da anni permette di visualizzare ogni angolo dal mondo con suggestive e dettagliattissime immagini provenienti dal satellite. Una piccola rivoluzione, usata spesso anche dalle stesse istituzioni, che racconta un attimo di vita quotidiana. L’evoluzione portata con ‘Street View’ è ancor più diretta: una macchina della società Google (foto sotto) ha infatti percorso alcuni nostri paesi, sembra a giugno o luglio 2008, scattando immagini a 360 gradi ad altissima risoluzione, immortalando nella memoria elettronica mondiale attimi di vita quotidiana: case, alberi in fiore, auto di passaggio, persone nei loro atteggiamenti abituali (i volti sono parzialmente offuscati). Attivando la navigazione è così possibile trovarsi immersi in alcune vie percorse abitualmente, ruotarsi, zoomare per ingrandire un particolare. Praticamente esserci. E questo è possibile farlo da qualsiasi parte del mondo. Parenti in America, figli che studiano all’estero: tutti, a portata di click, potranno ritrovarsi immersi nei nostri borghi. Mancano ancora Buscate, Robecchetto e Turbigo, ma in tutti gli altri paesi le arterie principali sono già ampiamente documentate. Se qualcuno avesse qualcosa da nascondere, all’occhio di ‘Google’ è difficile scappare. (foto: mondo dal satellite, Cuggiono vista dall’alto, piazza S.Giorgio tramite ‘Stret View’).

Sostieni

Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito. La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata. Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!

Twitter Facebook