Milano / Malpensa
Mantovani lancia Christian Garavaglia
La data ufficiale ancora non c’è, ma potrebbe anche essere per metà febbraio (o verso la primavera), ma quel che è certo è che il 2023 si aprirà con una grande sfida per la corsa alle elezioni della Regione Lombardia. I tre candidati principali ormai ci sono: Attilio Fontana (presidente uscente), Letizia Moratti e Pierfrancesco Majorino. Tre nomi e tre gruppi, quanto più variegati in questo momento, a sostenerli. Attilio Fontana è il candidato del centro destra, anche se non ancora confermato ufficialmente da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Sul suo sostegno insiste da tempo la Lega che, però, ha grandissime divisioni interne e vede uno scontro (per ora silenzioso) su nomi e candidature tra salviniani e non. Per il ‘Terzo polo’ il nome di Letizia Moratti è una candidatura forte, capace di attrarre parecchi consensi, anche insospettabili, da parte di diversi rappresentanti del centro destra. I sondaggi vedono verso di lei un buon apprezzamento, lasciando tutto in discussione. Per il Partito Democratico la scelta è invece caduta su Pierfrancesco Majorino: “Va messo al centro il futuro della sanità. In Lombardia è potenzialmente straordinaria ma oggi discrimina chi ha meno. Ci sono eccellenze lombarde che esistono non da 10 anni, ma da 120 o 130”. All’interno dello stesso centro sinistra, però, non tutti hanno colto positivamente le modalità ed i modi della nomina. Intanto, però, iniziano sempre più a muoversi anche i possibili candidati locali. In vista dell’avvicinarsi al voto, abbiamo così incontrato uno dei politici di maggior peso dell’ovest milanese, più volte Senatore e già ex vice presidente di Regione Lombardia: “Dopo la vittoria alle elezioni nazionali è tempo di dare un bel segnale di cambiamento anche per la nostra amata Lombardia - ci ha detto Mario Mantovani - Ricordiamo che siamo la quarta regione più produttiva d’Europa, il vero motore economico del nostro Paese”. Al suo ingresso in Fratelli d’Italia il partito era al 2,5%, ora è almeno dieci volte tanto, sua figlia Lucrezia siede in Parlamento ma le sfide non sono finite: “Questo è proprio il momento in cui servono amministratori capaci - ci spiega - quando si va bene tanti provano a salire sul carro dei vincitori, ma la politica va gestita bene, lo si è visto in passato anche con il PD e la Lega. Servono amministratori capaci di gestire e coordinare, che conoscano il territorio: noi puntiamo su Christian Garavaglia, per dieci anni sindaco di Turbigo. Ha una grande preparazione, è serio e competente. Personalmente credo di aver già dato molto alla politica, ma mai dire mai, in futuro se dovessero richiedermi un aiuto non è detto che non possa ancora dire la mia. Ora però mi preme aiutare i giovani, competenti e validi, ad inserirsi per ben amministrare il nostro Paese”.
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