Milano / Malpensa
Giorgio Gori ad Arconate
- 20/02/2018 - 16:10
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(VIDEO) Il tour elettorale del candidato governatore alla Regione Lombardia del Partito Democratico, Giorgio Gori, ha fatto tappa anche nel nostro territorio e, in particolare, ad Arconate. La scelta non è casuale e fin dalle prime parole di Gori emerge chiaramente il valore simbolico di questa città, governata per anni da Mantovani, ex vicepresidente di Regione Lombardia, che lo stesso Gori ha definito “arrogante”. Dunque una tappa studiata, nell’ottica di una corsa serrata tra il candidato del centro destra, Attilio Fontana, e lo stesso Gori. La giornata dell’ex sindaco di Bergamo ad Arconate è iniziata intorno alle 12.45, quando con la sua auto è arrivato nella nuova piazza Falcone e Borsellino. Qui, accolto dai suoi uomini e dai sindaci della zona, il primo cittadino arconatese ha brevemente introdotto Gori alla città e, successivamente, accompagnato verso la piazza centrale del paese. Pochi, a dir la verità, i cittadini presenti. Si è proseguito poi verso il ristorante, dove ha avuto luogo un pranzo riservato agli amministratori della zona, imprenditori e società civile, durante il quale il candidato del PD ha avuto modo di rivolgere al pubblico qualche parola. Inizialmente un cenno all’attività imprenditoriale: “nel complesso le imprese lombarde stanno andando abbastanza bene, tuttavia dobbiamo tenere presente che ci sono state delle problematiche (il settore tessile è quello che ha pagato il prezzo più alto della crisi) e che il loro futuro dipenderà molto dall’esito del progetto “human technopole”, che riguarda il destino dell’area expo”. Un cenno alle scuole: “dalla qualità della formazione che riusciremo a mettere in campo dipenderà moltissimo la competitività della regione”. Una promessa sui servizi pubblici: “Trenord, che è una società partecipata al 50% da Regione Lombardia, non può permettersi di garantire un servizio così inferiore, in alcuni casi, allo standard richiesto, senza che la regione muova un dito. Organizzeremo una gara per assegnare l’incarico del servizio ferroviario nord”. Infine un invito per l’ambiente: “Assumere la sostenibilità come regola per fare impresa e pensare a un grande piano di conversione ecologica per i prossimi 20 anni”. Chiude infine, tra gli applausi dei presenti, ricordando come “il tema del lavoro sia centrale per il suo programma e come il tempo in cui la sinistra e imprese erano nemici inconciliabili sia ormai terminato”.
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