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domenica 22 dicembre 2024 | ore 13:54

Pontevecchio: intervento di bonifica e rimozione amianto

Il Sindaco Del Gobbo: “Dalle nuove analisi risulta necessario intervenire su 1.700 mq rispetto ai 300 mq iniziali per un costo che passa da 100 mila a 255 mila euro, ma entro fine anno i lavori termineranno e la scuola sarà restituita ad alunni ed insegnanti”
Magenta_rimozione amianto scuola POntevecchio

La Giunta comunale ha approvato in tempi rapidi il progetto definitivo di bonifica e rimozione dell’amianto nella scuola di Pontevecchio, dove nei mesi scorsi era stata rilevata la presenza di tracce di amianto nelle piastrelle della pavimentazione tanto che l’Amministrazione comunale aveva deciso, per cautela e per consentire l’intervento di sostituzione delle piastrelle in sicurezza, di chiudere la scuola e trasferire le classi alle scuole 4 giugno di Via Boccaccio nel quartiere nord.

“Nuove analisi che ci sono state consegnate il 5 maggio e che abbiamo voluto perché la sicurezza nelle scuole è una priorità – spiega il Sindaco Luca Del Gobbo – confermano che non c’è traccia di amianto nell’aria ma, contemporaneamente, indicano che l’intervento di rimozione dovrà essere più ampio di quello previsto. Dovremo intervenire su una superficie di 1.700 mq rispetto ai 300 mq iniziali con un aumento dei costi da 100 mila a 255 mila euro. Oltre ad approvare velocemente il progetto e a trovare immediatamente i soldi per realizzarlo, lo abbiamo condiviso con la Dirigente Scolastica e con i genitori, garantendo loro la copertura di tutti i servizi scolastici necessari per mantenere le classi nella sede provvisoria di Via Boccaccio anche per l’inizio del nuovo anno scolastico”.

“Dopo l’esito delle analisi ricevute a maggio – aggiunge il Vicesindaco Enzo Tenti – abbiamo dovuto seguire una serie di passaggi obbligati, di affidamento degli interventi e anche burocratici, come la segnalazione ad ATS che dovrà dare risposta sul progetto. Poi bisognerà svuotare la scuola di tutti gli arredi, compreso il laboratorio di robotica, e procedere con la sostituzione delle piastrelle; gli interventi nell’edificio dureranno fino alla fine dell’anno e quindi alunni ed insegnanti non potranno ritornarvi a settembre ma l’obiettivo è evitare il rischio che sostanze dannose possano sprigionarsi nell’ambiente in caso di danneggiamento, anche solo accidentale, durante l’intervento di ripristino della pavimentazione. Vogliamo essere sicuri che sia stato fatto tutto quanto necessario affinché non ci siano rischi per la salute”.

L’Assessore all’Educazione Giampiero Chiodini evidenzia che “garantiremo tutti i servizi, anzi li miglioreremo per venire incontro ai disagi causati alle famiglie per lo spostamento dei figli nel plesso di Magenta. Dissipiamo ogni dubbio sul destino della scuola di Pontevecchio: il ritardo nella consegna dei locali da settembre a dicembre non vuol dire che non si crede in questa scuola e che c’è un progetto di chiusura, anzi, in realtà, partirà una classe in più e ci saranno più risorse per il diritto allo studio. Crediamo in questa scuola come crediamo nelle frazioni”.

Il Sindaco di Magenta spiega con chiarezza la scelta della sua Amministrazione e i passaggi che hanno portato a questo progetto. “Qualcuno ha alimentato polemiche inutili, decidendo di non informarsi con noi e con gli uffici sui fatti. Nessuno ha dormito, ci siamo dati da fare subito per arrivare al progetto definitivo, riducendo al massimo i tempi tecnici e di legge. Nei miei mandati dal 2002 al 2012 avevo messo l’impegno per una scuola nuova a Pontevecchio nel PGT, poi il centro-sinistra arrivato dopo di noi l’ha cancellata. Io la rimetterò, ma intanto cerchiamo di risolvere al meglio i problemi esistenti nell’edificio e in tutta la Città, un esempio tra tutti il cimitero, e che sono anche la conseguenza di dieci anni di mancata programmazione di opere e progetti”.

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