Milano / Malpensa
'Una vita per la pittura': i Balansino in mostra
Padre, figlio e un amore in comune: la pittura. Si gioca sul doppio rapporto di parentela e di vocazione ‘Una vita per la pittura’, la mostra organizzata dall’amministrazione comunale sui 70 anni di attività pittorica di Giovanni e Giancarlo Balansino che è stata inaugurata sabato 6 maggio alle 17:30 a Palazzo Leone da Perego.
La mostra, curata da Nicoletta Colombo, raccoglie complessivamente 115 opere di Giovanni (1912-1986) e del figlio Giancarlo (1944), rappresentative dell’intero arco della loro attività.
“Palazzo Leone da Perego torna a ospitare, dopo il Festival fotografico europeo, una mostra di pittura che propone due artisti del territorio che hanno saputo farsi apprezzare, nelle tante esposizioni che costellano le rispettive carriere, ben oltre i nostri confini”, nota Guido Bragato, assessore alla Cultura. “Il fatto di accostare i lavori di padre e figlio aggiunge un elemento di interesse per i rimandi e le differenze che caratterizzano le due generazioni di pittori e che, sono certo, aiuteranno ad apprezzare ancora di più una mostra quantomai ricca”.
A Giovanni Balansino è dedicata una antologica che prende l’avvio dalle prime realizzazioni come ‘Piazza Giovinezza a Milano’, attraverso i paesaggi della campagna lombarda degli anni quaranta e cinquanta, presentati a suo tempo nelle più importanti gallerie milanesi quali la Guglielmi, Ranzini, Schettini, Bolzani, e il singolare ‘Donna che si lava 1945’, esposto alla VII Quadriennale di Roma del 1955-56. Lo spirito dell’artista-viaggiatore si ritrova nei saggi composti in Argentina (ed esposti a Rio Cuarto e a Buenos Aires), nelle vedute di Parigi, in una rara esecuzione realizzata ad Alessandria d’Egitto, cui si accompagnano accrochages di fiori e frutti sulle spiagge animate da metafisici simulacri umani, timidamente rimpiccioliti di fronte alla grandiosità della natura. La rassegna prosegue con esempi della serie delle ‘Processioni’ (1982-1985) e con ‘Il viale 1980’, saggio di vivacità materica, emotiva e coloristica. Ricca la storia espositiva nazionale e internazionale di Giovanni Balansino, di cui molti critici hanno scritto recensioni e testi critici; è inoltre a disposizione del pubblico la voluminosa monografia curata da Luciano Budigna nel 1977.
Giancarlo Balansino è presente con testimonianze pittoriche a partire dai secondi anni sessanta, ispirate alla tragedia della carestia del Biafra e alle sofferenze dei bambini africani, accompagnate da una lunga serie di vedute della Valle dell’Olona, da temi sacri, da nature morte e da soggetti sull’argomento dei viaggi. I viaggi sono stati motivi di vita, di conoscenza e di ispirazione per l’intero arco della attività. La tavolozza, i temi, si sono evoluti dalle esperienze maturate nei soggiorni in terre anche lontane, come nelle opere ispirate al ballo e realizzate a Santo Domingo e in Brasile. Il fascino del disvelamento di luoghi sognati fin dall’infanzia ha condotto l’artista a scoprire l’India e i suoi colori accesi, la Russia avvolta nelle atmosfere misteriose di Mosca e di San Pietroburgo, il Brasile solare con le vedute di Rio, Fortaleza, Natal, Manaus, Maceiò, Salvator de Bahia, e ancora la Polonia dei laghi della Masuria, la Cina evocativa del fascino delle mura di Xian e dei calligrammi. Storia di una connessione arte-vita ininterrotta per decenni, senza tralasciare in mostra la presenza dei ‘Tableaux déchirés’, molto apprezzati dallo storico dell’arte Raffaele de Grada, opere strappate, frammentate e ricomposte in segno di ribellione alla crisi dei valori dell’uomo moderno.
Numerose le mostre personali allestite in Italia e all’estero. Una monografia dedicata a Giancarlo Balansino, con interventi di Raffaele de Grada, Nicoletta Colombo, Ippolito Edmondo Ferrario, è stata pubblicata nel 2009 per i tipi di Silvana Editoriale.
All’inaugurazione, sabato 6 maggio alle 17.30 nella Sala Pagani, oltre all’artista e alla curatrice, ha presenziato anche lo scrittore Ippolito Edmondo Ferrario. Evento collaterale della mostra sarà la conferenza tenuta dalla curatrice Nicoletta Colombo giovedì 25 maggio alle 20:30, sempre in Sala Pagani, dal titolo ‘I Balansino, il ‘genius loci’ e l’evoluzione del colore’.
La mostra sarà aperta sino al 18 giugno secondo i seguenti giorni e orari: sabato, domenica e festivi 10 – 12.30; 15 – 19.30. Ingresso libero. Per ulteriori informazioni si visiti l’indirizzo cultura.legnano.org
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