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venerdì 22 novembre 2024 | ore 08:48

Due Case di Comunità

Taglio del nastro e benedizione delle prime Case di Comunità aperte nell’Alto Milanese, a Busto Garolfo in via XXIV Maggio 17 e a Cuggiono in via Badi 4.
Salute - Casa di Comunità

La riforma sanitaria regionale entra nel ‘vivo’ anche se al momento, più che nuovi servizi, è un po’ un restyling delle strutture in essere con un approccio leggermente diverso. Servizi riposizionati sul territorio, ma con ancora urgenze di carenza di personale, spazi da ammodernare o costruire, liste d’attesa da smaltire. In una giornata in cui l’ospite d’onore doveva essere Letizia Moratti, ma ovviamente non intervenuta dopo le dimissioni, il ruolo politico è stato coperto da Silvia Scurati. Nonostante ciò, nel pomeriggio di mercoledì 2 novembre, taglio del nastro e benedizione delle prime Case di Comunità aperte nell’Alto Milanese, a Busto Garolfo in via XXIV Maggio 17 e a Cuggiono in via Badi 4, all’interno dell’ospedale (nelle foto). Obiettivo dell’ASST Ovest Milanese: raccordare meglio con gli utenti alcuni servizi sanitari e assistenziali, disponibili su appuntamento e di cui sarà presto diffusa la carta dei servizi. La Casa di Comunità di Cuggiono, già operativa da alcune settimane, si compone di 8 stanze per Pua-Punto unico di accesso, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizi infermieristici, medicina specialistica di base, servizi sociali alla persona e alla famiglia, vaccinazioni e associazioni di volontariato. “Il servizio della pediatria – ha spiegato la dottoressa Patrizia Oldani – alleggerirà il lavoro dei pronto soccorso con i codici bianchi e verdi che vi saranno indirizzati dopo il triage telefonico di smistamento. A Cuggiono lavoreranno 15 medici, cui si aggiungono quelli delle due sedi a Milano e di quella anch’essa appoggiata all’ospedale di Lodi”. Anche la vaccinazioni dei bambini si svolgeranno qui e non più in via Rossetti. “Oggi è un giorno felice perché muoviamo i primi passi di una strada molto lunga, ma che intendiamo percorrere con decisione, il futuro sarà l’Ospedale di Comunità dopo gli interventi previsti per il prossimo anno e mezzo”, ha dichiarato il direttore generale dell’Asst Ovest Milanese, Fulvio Odinolfi. Nella nuova struttura bustese, invece, sono già operativi sei medici di base e quattro infermieri. Nella prossime settimane prenderanno servizio anche i medici specialisti (pneumologo, reumatologo e chirurgo vascolare).

"PRIMI TASSELLI DI UN PIU' AMPIO PROGETTO"

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