Milano / Malpensa
"Chi (non) ben comincia..."
Dice quel vecchio detto che "Chi ben comincia...", solo che stavolta non si era ancora partiti, ma, purtroppo, già le cose non sono andate bene (anzi). Perché, qualche giorno prima che scattasse l'obbligo del cosiddetto 'green pass' per entrare in alcune attività o sedersi ai tavoli al chiuso di ristoranti e bar, ecco che qualche titolare ha voluto provare a simulare le verifiche da mettere in atto con la clientela. E... "Purtroppo è andata molto male - spiegano al 'Caffé Gollini' di Cuggiono - Sono state, infatti, differenti le problematiche che sono emerse: ad esempio, c'era chi aveva la certificazione verde nel telefono, però non riusciva più a recuperarla, oppure quelli che avevano fotografato il QR code senza una parte e, quindi, non si è potuta effettuare la lettura, ancora altri che ci hanno detto di esserselo dimenticati a casa o in macchina, fino a quanti si sono presentati con il codice della vaccinazione anziché, appunto, del 'green pass' e via dicendo. A questi, inoltre, vanno aggiunti gli anziani che non sapevano neppure cosa fosse e a cosa servisse". Insomma, tante situazioni che sono uscite proprio grazie alla prova che il locale cuggionese ha deciso di fare. "Vedremo adesso con quali scenari ci troveremo a confrontarci. Però, quanto evidenziato con la simulazione non è l'unico problema; ce n'è uno pure per l'applicazione che serve a controllare la documentazione: se hai, infatti, un telefono un po' più vecchio, l'app sembra non funzionare - concludono - Comunque, ci lascia onestamente perplessi che una simile scelta sia stata presa soltanto per bar, ristoranti e altre attività, lasciandone fuori, invece, alcune dove le possibilità di assembramenti e contagi, come si è appurato durante i mesi scorsi, ci sono (trasporti pubblici, chiese, scuole, ecc...)".
SIMULAZIONE DI 'GREEN PASS': "MOLTO MALE"
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