Il racconto di Marco Giussani, fotografo ufficiale dell'Aurora Pro Patria 1919: "Il nastro dei ricordi, appunto, mi riporta esattamente a sei mesi prima, in una fredda e umida serata di novembre".
Al triplice fischio finale, per qualche instante, lo "Speroni" è stato avvolto da un silenzio surreale. Poco dopo, sono iniziati i festeggiamenti della squadra ospite che ha portato a casa la qualificazione al turno successivo. Per i giocatori, i dirigenti, i collaboratori e i tifosi si interrompeva bruscamente un sogno. Svegliarsi improvvisamente, dopo una stagione andata oltre qualsiasi aspettativa, che ha fatto sognare una comunità intera, è traumatico. I giocatori, stremati, sia fisicamente che mentalmente, si sono ritrovati vicini al cerchio di centrocampo. continua... »