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mercoledì 04 dicembre 2024 | ore 19:52

Articoli di Studio Legale Guffanti

L’impianto di videocontrollo nei luoghi di lavoro è legittimo e interferisce con la tutela dei lavoratori?
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Non è consentito installare impianti di videocontrollo negli spazi comuni di un luogo di lavoro giustificando l’attivazione delle telecamere solo per generici motivi di sicurezza, soprattutto se vengono ripresi lavoratori senza che ci sia un preventivo accordo sottoscritto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori ed in mancanza di informative dettagliate fornite agli interessati. Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati personali con l’ordinanza n. 90 dell’11 marzo 2021.  continua... »

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Per lungo tempo è invalsa, negli Amministratori di Condominio, la prassi di richiedere un compenso extra per i lavori straordinari da svolgere all’interno dell’edificio quale corrispettivo per l’attività di supervisione e controllo che il capo condomino eserciterebbe – pur senza assumere alcuna responsabilità – sulla ditta appaltatrice.
Tale compenso è stato calcolato - per molti anni – con una percentuale sull’ammontare dei lavori stessi.  continua... »

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Con l’Ordinanza n. 9788 del 14/04/2021 la Sezione Tributaria della Suprema Corte ha respinto il ricorso del Fisco contro la Concessionaria Auto per la riforma della sentenza emessa dal Commissione Tributaria Regionale della Puglia del 28/01/2013.  continua... »

La Suprema Corte dichiara l’importanza in Italia del principio di non discriminazione.
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Gli atti stranieri vengono riconosciuti in Italia attraverso la trascrizione degli stessi nei pubblici registri. Questa procedura, chiamata delibazione, viene, il più delle volte, lasciata alla completa discrezionalità dei Pubblici Ufficiali, demandati a decidere sul confronto tra l’ordine pubblico nazionale e l’ordina pubblico internazionale.  continua... »

Non è reato dichiarare il falso nell'autocertificazione. Tre Giudici hanno ravvisato importanti profili di illegittimità costituzionale nei DPCM emanati dal Governo.
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A partire dal DCPM 08.03.2020 il Governo ha, in vario modo, limitato la libertà di movimento di tutti noi, prevedendo la possibilità di uscire dalla propria abitazione solo per comprovate situazioni di necessità, esigenze lavorative o motivi di salute che devono essere dichiarate in un’autocertificazione da esibire a richiesta delle forze d’ordine in occasione di eventuali controlli. La falsità delle dichiarazioni ivi contenute, è perseguibile penalmente ai sensi dell’art. 483 c.p.  continua... »