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domenica 28 luglio 2024 | ore 20:21

Naviglio: monitoraggio acque

Più prelievi, in più momenti. Controlli sulla qualità delle acque del Naviglio Grande a Turbigo. Un'ulteriore iniziativa per cercare di risolvere il problema delle schiume.
Turbigo - Schiume nelle acque del Naviglio (Foto d'archivio)

Più prelievi, in più momenti. Controlli sulla qualità delle acque del Naviglio Grande. "Negli scorsi mesi - spiega il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia - abbiamo, infatti, predisposto una vera e propria campagna di monitoraggio, al fine di approfondire ulteriormente la problematica della presenza di schiume. Come già altre volte ribadito, riteniamo che tutto ciò sia da attribuirsi agli scarichi del depuratore di S. Antonino e, pertanto, abbiamo provato ad affrontare tale problema in diversi modi, cercando anche di coinvolgere Regione Lombardia. Fino, appunto, a questo ennesimo intervento, affidato ad un'azienda specializzata e che è consistito in più prelievi di campioni delle acque da far analizzare". Nello specifico, allora, i punti coinvolti sono stati a valle della centrale elettrica di Tornavento, quindi in località Ponte dei ladri e, infine, a valle della centrale idroelettrica Castelli, proprio a Turbigo. Per ciascuno di questi punti e per ciascuna campagna (8 settembre 2020, 19 ottobre 2020 e 10 dicembre 2020), poi, sono stati effettuati 3 prelievi, che hanno evidenziato come in due casi non è stata evidenziata l'evidente presenza di schiuma sulla superficie delle acque, a differenza di quanto, invece, era accaduto nell'altro momento di verifica. "Nonostante tale differenza visiva, dal confronto delle risultanze analitiche delle tre campagne, riferito al parametro tensioattivi totali (causa possibile delle schiume), esso non mostra evidenti variazioni (0.1 mg/L, 0.1 mg/L, 0.2 mg/L) - come è riportato dalla nota sulle analisi - Quindi non vi è differenza del parametro tensioattivi totali tra la prima e la seconda campagna, mentre vi è una minima differenza rispetto alla terza. Questo non sembrerebbe, tuttavia, giustificare la presenza di schiuma bianca durante i prelievi del primo intervento: infatti il limite per lo scarico in acque superficiali del parametro tensioattivi totali deve essere minore di 2 mg/L, limite che è stato rispettato. Pertanto in un’ottica di continuo monitoraggio della qualità delle acque, saranno necessarie altre indagini più approfondite". "Proprio a questo scopo – spiega l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Allevi – l'Amministrazione comunale sta predisponendo un’ulteriore attività di monitoraggio per il periodo estivo". "E' importante continuare con le indagini - conclude il primo cittadino - Spero che si possano individuare le cause con estrema precisione e che se ne definiscano le responsabilità e azioni correttive".

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