Milano / Malpensa
Cittadini in... 'zona rossa'
- 06/11/2020 - 11:53
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Pro o contro: alla fine i pareri sono differenti. E, in fondo, diversamente, forse, non avrebbe potuto essere, perché la decisione di istituire la Lombardia 'zona rossa', come era prevedibile, ha acceso dibattiti e discussioni tra la popolazione. C'è chi dice, insomma, che sia stata la scelta più giusta e logica e chi, invece, si domande se non sarebbe stato meglio seguire una linea unica per tutto il Paese. "Siamo un po' in difficoltà - afferma un gruppo di signori - Va bene la suddivisione per Regioni, ma andava fatta con criterio, ossia non dove ci sono meno ammalati Covid rossa e dove ce ne sono di più arancio. Abbiamo vissuto una primavera complessa e, purtroppo, anche il periodo di Natale non sarà da meno". "Si poteva attivarsi meglio prima, senza arrivare a questo punto - continua un cittadino - Nei nostri Comuni, comunque, non vedo la necessità di chiuderci in casa, dal momento che la gente in giro non è già di per sé molta". "La rabbia viene dal fatto che coloro che ci governano non si sono mossi per evitare una simile situazione - ribadisce". "Lombardia 'zona rossa' - commenta un altro intervistato - Dobbiamo, innanzitutto, partire dal concetto che la Regione è grande e credo che mettere tutto in un unico calderone sia eccessivo, in modo particolare per quanti vivono nei paesini e che non hanno le stesse possibilità di chi abita in città. Almeno lasciarci un minimo di spazio operativo; nell'arco di 7-8 chilometri, infatti, possiamo avere ciò che ci serve, nel solo Comune non sempre è così. Settimane che ci attendono e che a livello psicologico non sono per nulla belle. La limitazione, ad esempio, in posti dove non c'è affollamento, ritengo che sia esagerata". Opinioni e idee molto simili, dunque, almeno per una buona parte delle persone incontrate. "Penso che, visto quello che aveva detto il governo regionale - gli fa eco un nuovo cittadino - ovvero che attendeva i dati degli ultimi giorni, sarebbe stato giusto aspettare per prendere l'ultima decisione. Purtroppo, però, Roma è Roma e questo hanno scelto". "Non è soltanto la Lombardia - ripete una signora - Qui si sta evolvendo a macchia d'olio e pertanto credo che si sarebbe dovuta fare una cosa unica per l'Italia intera. L'ennesimo lockdown che creerà ulteriori criticità a coloro che hanno un'attività in proprio. Sinceramente la vedo molto buia per queste realtà che già non ne sono venute fuori bene prima, figuriamoci adesso". "Una soluzione positiva - afferma un'altra persona - E' uno dei pochi tentativi per cercare di contenere il rischio contagio che sta crescendo. Speriamo che ci sia una riduzione reale e che, poi, i politici prendano atto e attuino delle modifiche, accorciando i tempi di stop". "Restrizioni sì, ma non zona rossa - prosegue un cittadino - Non capisco, però, la divisione: l'Italia è una e gli italiani sono tutti uguali. L'ennesima chiusura che penalizza le varie attività; prima le hanno messe in crisi e, ora, le stanno facendo fallire". "Dispiace per i ragazzi di seconda e terza Media che non possono andare a scuola - concludono due pensionati - Ci voleva una scelta simile, perché la realtà nelle terapie intensive è complessa. Bisognava, comunque, essere più responsabili nei mesi scorsi e, magari, oggi non saremmo arrivati a questo".
Inchieste - Lombardia 'rossa'
LOMBARDIA 'ZONA ROSSA': SI O... NO?
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