Milano / Malpensa
Il plasma per il Coronavirus
Un nostro concittadino, un ragazzo da tanti conosciuto, una 'Iena', ma soprattutto una storia come tante che, grazie al suo ruolo in tv, ha potuto raccontare a tutti. L'inverunese Alessandro Politi è stato positivo al coronavirus per quasi 50 giorni e non appena ha saputo di essere guarito ha deciso di farsi un regalo: "Mi sono subito sottoposto al test sierologico per essere certo di avere l'idoneità e sono andato all'ospedale San Matteo di Pavia per donare il plasma. Quella è stata la mia massima espressione di libertà dopo la quarantena, la prima cosa che ho voluto fare appena mi sono negativizzato".
Il plasma iperimmune al momento sembra essere una vera speranza, una possibilità per sconfiggere definitivamente il coronavirus. "Non a caso mentre donavo c'erano le telecamere delle Iene, con il collega Marco Fubini, ma anche quelle di una televisione araba. I medici del San Matteo vengono contattati da tutto il mondo per parlarne". Motivo per cui "ho voluto rendere pubblica la donazione. Invito tutti gli altri pazienti guariti a donare".
Il tempismo è fondamentale, perché "il plasma di chi è guarito è ricco di anticorpi che con il tempo svaniscono, quindi bisogna donare subito, appena negativizzati".
Il procedimento è semplice, funziona come una normale donazione di sangue. Anzi, è addirittura più leggero da sopportare, perché non viene solo prelevato il plasma, ma un macchinario inietta al donatore sangue e soluzione fisiologica, quindi non ci si sente spossati".
Un gesto apparentemente semplice, ma di grande significato: "L'ho fatto per gli altri, ma anche per me stesso. Lo consiglio come terapia, perché infonde una grande gioia".
La sua storia è stata mostrata a tutti duranta la trasmissione 'Le Iene' di Italia1.
Come fare? Chi è stato malato e si è negativizzato può contattare il centrali di ATS o del San Matteo di Pavia e segnalarsi.
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