Milano / Malpensa
Parrocchia San Paolo: 50 anni
- 27/02/2020 - 12:07
- Legnano
Il traguardo che si appresta a festeggiare è di quelli luccicanti: cinquant'anni o, se si preferisce, mezzo secolo. Per la Parrocchia di San Paolo di via Sardegna, il 2020 sarà certamente un anno da incorniciare. Con il ricordo sempre vivo nel cuore di quel don Luigi Poretti che, scomparso alla fine dello scorso anno, sia pur in un modo diverso continuerà ad essere presente nel momento di gioia che l'edificio religioso legnanese condividerà il prossimo 27 agosto. Voluta con lo scopo di venire incontro alle esigenze di vissuto religioso di un quartiere che aveva conosciuto una forte espansione urbanistica, la parrocchia fu consacrata il 26 settembre 1970 dall'allora arcivescovo di Milano monsignor Giovanni Colombo. Per costruirla, due anni prima, erano stati acquistati 8.500 metri quadrati di terreno. E in breve tempo la parrocchia è divenuta punto di riferimento per tutto il quartiere e per i suoi desideri di socialità e religiosità. Un luogo davvero a misura di tutti, dagli anni verdi ai capelli bianchi. E la felicità di tutta la comunità per essersi regalata cinquant'anni di storia intensa e impegnata, unitamente alla voglia di guardare al futuro con rinnovato slancio e capacità di coinvolgere sempre di più il quartiere nella sua proposta aggregativa, spirituale ed educativa, si legge a meraviglia nelle parole del parroco don Fabio Biancaniello: "Il 15 agpsto - scrive sul bollettino "Comunità parrocchiale"- ricorrerà il cinquantesimo anniversario di fondazione della nostra parrocchia. In questo mese il consiglio pastorale ha iniziato a programmare un cammino che ci porti a celebrare l'anniversario nel clima di festa familiare tipico della nostra comunità prevedendo un percorso di formazione, preghiera memoria storica e celebrazione nella preghiera dei doni del Signore vissuti in questo tempo di grazia". Tra i desideri di don Fabio figura anche "Se la Diocesi lo permetterà", la consacrazione della vicina chiesa di San Giovanni che da San Paolo dipende. Un passo che, don Fabio ne è consapevole, esige "l'adempimento di obblighi strutturali e liturgici". Primo tra tutti, evidenzia ancora il parroco di via Sardegna, è la riqualificazione dell'altare "segno della solidità di Gesù Cristo - scrive - pietra su cui si regge la comunità cristiana". Vi sono poi le quattro croci dell'aula dell'assemblea che dovranno essere, per don Fabio, "un segno visibile che fa memoria della consacrazione dell'edificio a tempio vivo della presenza di Cristo". Due saranno collocate poco fuori dalla sagrestia e le altre in corrispondenza degli archi a metà chiesa. Un traguardo, quello del mezzo secolo, cui don Fabio indica occorra prepararsi in primo luogo sul piano spirituale riflettendo sul'"nostroessere chiesa, comunità di credenti che camminano insieme, a partire dal nostro territorio". Molto cammino fatto e un immutato entusiasmo nello spalancare le braccia a quello che è offerto dal futuro. Nel segno di una rinnovata simbiosi tra la parrocchia e quella comunità che le è al tempo stesso madre e figlia.
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