Milano / Malpensa
"Tre, due, uno... in onda!"
- 31/10/2019 - 14:19
- Castano Primo
- Robecchetto
- Sociale
- Storie
La simpatia, la brillantezza e l’ironia che coinvolgono e catturano. Tre, due, uno… in onda! Ma non chiedetegli come si chiamano davvero (beh, quello non ve lo diranno mai, perché, in fondo, come capita per molti grandi artisti, anche loro hanno scelto dei nomi d’arte). Mitzu, Qua Paperetti, Pallino, ecc… o più semplicemente il ‘Fiore che Ride News’: tutti sintonizzati, allora , sugli 88,00 mHz (Radio TRM) e la trasmissione può cominciare. Un mix di battute, risate, sketch, domande, confronto, riflessioni, anche qualche scherzo che, minuto dopo minuto, li vedranno protagonisti e li porteranno a spaziare in ambiti e campi differenti della quotidianità e non solo, condividendo ogni singolo momento con gli eventuali ospiti e con gli ascoltatori. Un programma (anzi molto di più), insomma, fatto di intrattenimento e informazione, dove il leit motiv è solo è soltanto uno: divertirsi assieme. “Già, è proprio partendo da questo obiettivo che è nata l’idea di provare a metterci in gioco anche in radio – racconta Mitzu, coordinatore de ‘Il Fiore che Ride’ , il progetto che vede protagonisti i ragazzi e le persone con disabilità (tra sport, laboratori, eventi e molto altro), e che partito dal Japan Karate Shotokan di Castano Primo, negli anni, è cresciuto sempre più, diventando, insieme a Nicoletta Romolo, un punto di riferimento nel territorio e coinvolgendo diverse realtà – L’appuntamento, quindi, è il sabato dalle 14 oppure, in replica, la domenica dalle 18, un’ora unica e particolare che ci vede impegnati tra sorrisi (tanti), emozioni, rubriche, domande, giochi e chi più ne ha, più ne metta”. Come si dice, si spazia davvero a 360 gradi, parlando un po’ di tutto (dai cartoni animati alla posta del cuore, dalle lingue del mondo alle barzellette e ad uno spazio teenager, ecc…), assieme alla presentazione, di volta in volta, delle iniziative che, costantemente o periodicamente, ‘Il Fiore che Ride’ fa e fino ad arrivare a mostrare l’attività che viene portata avanti nei CSE, CDD e SFA. “Sempre, però, in maniera ironica e accattivante – conclude Mitzu – Perché l’obiettivo finale è far capire che la disabilità non vuol dire diverso, bensì, mettendo assieme i tasselli giusti, è sinonimo di amicizia, gruppo, crescita, traguardi e condivisione”.
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Invia nuovo commento