Le 10.20 circa quando arrivano davanti al Palazzo Municipale. Una trentina di studenti (e con loro gli insegnanti): gli sguardi che scrutano l’ambiente tutto attorno, sui volti quel mix di curiosità ed emozione e, in fondo, diversamente non avrebbe potuto essere, perché da lì comincerà la loro conoscenza del territorio e di alcune delle sue strutture caratteristiche. La prima tappa, insomma, di quel lungo viaggio che li ha portati dal Kansas (e precisamente dalla facoltà di architettura della Kansas State University) a Turbigo; già, avete capito bene, dagli Stati Uniti d’America, appunto ospiti per qualche ora nella cittadina del Castanese e, allora, giusto il tempo dei saluti, di scambiare quattro chiacchiere e di un caffé o di un succo di frutta ed ecco che la visita (all’interno del circuito di ‘Cittaslow’) ha inizio. Si è partiti dalla sala delle vetrate, per una spiegazione sul Piano di Governo del Territorio (strategie di recupero e riuso delle aree dismesse, utilizzo delle acque e del sistema di canali che caratterizzano il paese, e punti di interesse storico), quindi ecco il trasferimento al mulino del Pericolo (mulino ad acqua del 1700 con recupero storico - architettonico e impianto mini idroelettrico) e, infine, l’ultimo step è stato all’impianto idroelettrico turbighese, ossia la centrale Castelli tutt’ora in uso, per una carrellata sull’utilizzo del sistema idrico dal Ticino a Milano per la generazione di energia, il trasporto e l’uso irriguo.

Dal Kansas a Turbigo

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ALCUNI MOMENTI DELLA VISITA E L'INTERVISTA AL CONSIGLIERE ROVEDA

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