Milano / Malpensa
La Malpensa - Vigevano si farà
- 09/03/2018 - 09:15
- Exponiamoci
- Magenta
Verso Magenta... e oltre. Il lontanissimo progetto della Boffalora - Malpensa, nell’Accordo di programma quadro di Malpensa del 1999 (che concorre al potenziamento del sistema viario del quadrante sud-ovest di Milano finalizzato a migliorare l’accessibilità veloce allo scalo di Malpensa), ha ancora opere in corso di ‘sviluppo’. Sì, perchè il raccordo della bretella autostradale che al momento converge verso Magenta, già dal prossimo anno potrebbe iniziare a svilupparsi verso Vigevano. “La nostra idea era in realtà ricongiungerci alla tangenziale di Milano verso Cusago - ci spiegava Massimo Garavaglia, assessore al Bilancio di Regione Lombardia - ma le reticenze di alcune amministrazioni locali hanno spinto ad optare per il collegamento Magenta - Vigevano, con relativa variante di Abbiategrasso. Con questa nuova opera si potrà percorrere il tratto da Marcallo a Vigevano, che ora è di circa 49 minuti per traffico, rotatorie e strettoie (come a Robecco sul Naviglio), in soli 19 minuti”. Dopo notevoli polemiche politiche con gli amministratori locali e gli enti territoriali, lo scorso mercoledì è arrivato un importante ‘via libera’. La burocrazia ha infatti messo l’ultimo tassello sulla superstrada Vigevano-Malpensa. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha posto la firma definitiva sul progetto Anas, nel corso di una riunione che ha visto le presenza anche del premier Paolo Gentiloni e del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Come anticipato si tratta di un progetto da 220 milioni di euro e circa 19 chilometri di lunghezza, che riguarda i Comuni di Ozzero, Abbiategrasso, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Robecco sul Naviglio, Magenta e Boffalora. Due i segmenti del progetto: quello tra il territorio di Vigevano, che però non sarà interessato dal passaggio della strada, e Albairate; e tra Albairate e Magenta. Più la ‘variante’ di Pontenuovo. I passaggi dei prossimi mesi saranno la progettazione esecutiva (ci sono ancora dei dettagli tecnici da limare, più le eventuali mitigazioni ambientali), l’appalto e la cantierizzazione. Tra i contrari all’opera c’erano molti Comuni dell’area dell’Abbiatense, la Città Metropolitana (ex Provincia) di Milano, Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano, le associazioni di agricoltori. “A quattro giorni dalle elezioni va in onda l’ennesimo annunciato scempio del territorio lombardo! – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Regione Lombardia fino all’ultimo lascia un’eredità pesante ai lombardi, complice il Governo, che ha mostrato completa sordità alle istanze sollevate a partire dal mondo agricolo, primo danneggiato dalla realizzazione della Superstrada su terreni produttivi e inclusi in Parchi Regionali”. Per Legambiente si tratta di un’altra opera del tutto sproporzionata a fronte di una domanda di mobilità assolutamente modesta, che non porterà alcun beneficio per i pendolari ma, in compenso, danni enormi al territorio agricolo e al sistema idrico. Insomma... pareri assolutamente discordanti, e un’opera che sicuramente cambierà volto al territorio.
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