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lunedì 25 novembre 2024 | ore 14:26

"L'integrazione con la Consulta"

Simone Meazza e Vasco Aggravi ('Un'Altra Turbigo') hanno presentato un'istanza in Comune per chiedere l'istituzione di una Consulta dell'intercultura e dell'integrazione.
Turbigo - La lista 'Un'Altra Turbigo'

Più di 900 persone, circa il 13% della popolazione residente. Numeri e cifre che molto probabilmente (anzi, quasi di sicuro) sono destinati a salire, perché, dati alla mano, è innegabile come col passare del tempo saremo sempre più una società multietnica e multiculturale. Nel grande o nel piccolo, alla fine, non fa differenza, ma i cosiddetti cittadini di origine straniera, al di là di quanto si possa dire o pensare, sono ormai parte integrante delle nostre comunità, con gli stessi problemi di vita e le medesime dinamiche familiari e sociali di ognuno di noi. Lo sanno bene Simone Meazza e Vasco Aggravi, i due rappresentanti della lista civica ‘Un’Altra Turbigo’ (presente alle ultime elezioni amministrative) che sulla scorta appunto di quanto sta avvenendo anche nel paese del Castanese (lo ribadiamo, 900 le persone di nazionalità e culture diverse che vivono qui) hanno deciso di presentare un’istanza in Comune per chiedere l’istituzione appunto di una Consulta Interculturale. “Si può benissimo continuare a sostenere il contrario, però è chiaro ed evidente che la popolazione straniera dimorante regolarmente in Italia rappresenta una componente essenziale della nostra società, contribuendo in maniera rilevante allo sviluppo civile, sociale, culturale ed economico del Paese – spiegano – Anche a Turbigo, ad esempio, è presente una significativa rappresentanza di queste persone, pertanto riteniamo che sia fondamentale (quale presupposto per la coesione sociale di una società multietnica) perseguire e contribuire tutti assieme, partendo dalle istituzione, alla loro piena ed effettiva integrazione”. Diversi i punti sui quali concentrano le attenzioni Meazza e Aggravi. “Innanzitutto è più che mai necessario uno sforzo per la costruzione di un dialogo interculturale con gli stranieri che risiedono nel territorio – affermano – Ancora, riteniamo che le problematiche in cui possono imbattersi coloro che governano, possano essere affrontate e risolte solo con una migliore conoscenza della realtà multiculturale all’interno della quale si opera e con una riflessione sull’opportunità di un approccio proprio interculturale. Serve, insomma, che le politiche locali, al pari di quelle nazionali, si impegnino a garantire una rappresentanza delle culture esistenti da noi e delle loro manifestazioni (fino a che non collidono con il diritto e il rispetto delle leggi) mettendo in campo competenze e strumenti utili a comprendersi e relazionarsi dialogicamente”. Da qui, allora, ecco appunto la richiesta al sindaco ad al Consiglio comunale affinché si attivino per l’istituzione di una Consulta Interculturale e l’adozione di un apposito regolamento per la creazione e il funzionamento della stessa. “In diversi Comuni italiani questo passo è già stato compiuto da tempo – concludono – Un’iniziativa che avrà l’obiettivo di favorire l’incontro, il dialogo e la reciproca conoscenza tra le varie nazionalità presenti a Turbigo. Un punto di incontro tra le associazioni di stranieri, la realtà comunale, le scuole e il volontariato. In maniera più specifica, poi, la Consulta si propone di organizzare eventi culturali e ricreativi, incontri pubblici sui temi del confronto, della pace, dei diritti umani, esperienze di collaborazione in ambito sociale, nonché interagire con l’Amministrazione su problematiche fornendo indicazioni per promuovere concrete azioni di integrazione. Infine, una simile proposta potrà essere utile a combattere e contrastare quelle forme di razzismo e di discriminazione purtroppo ancora presenti nella nostra società”.

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