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sabato 23 novembre 2024 | ore 19:50

Scarpe rosse per le donne

Una serata per riflettere sulla violenza contro le donne.
Cuggiono - Serata per le donne 2014.03

Scarpe rosse. Sul prato, sui gradini o in altri angoli della splendida Villa Annoni. Un simbolo, quello delle scarpe rosse, così femminili, belle e colorate, usato dal 'Collettivo Talpa' per richiamare con alcune fotografie il tema della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Martedì 25 novembre, si è tenuta a Cuggiono, presso la Sala Consiliare di Villa Annoni, un'interessante serata su questo particolare tema e sui passi possibili, e come affrontarli, nel nostro territorio. La serata si è aperta con la proiezione delle fotografie realizzate dal 'Collettivo Talpa' e con l'intervento del Sindaco Flavio Polloni e del vicesindaco Marco Testa. “E' una serata importante quella di stasera – sottolinea il Sindaco Flavio Polloni – numerosi sono infatti i casi di violenza, soprattutto causati da contesti vicini alla vittima. E' importante che non ci sia una sola giornata all'anno dedicata a questo ma che si crei una cultura, legata al rispetto, che si concretizzi nel quotidiano”. Un video proiettato, ironico quanto commovente, ha permesso ai diversi presenti di riflettere sulla sofferenza di una giovane, vittima di violenza, la quale scopre di esser stata derubata di tutti i suoi sogni.
Il Cap. del Comando dei Carabinieri di Legnano, Francesco Cantarella, indica l'importanza di una rete (consultori, servizi sociali, istituzioni, enti) per far fronte a tale problema e per lottare contro un fenomeno sommerso, quanto importante e presente. Per contrastare il fenomeno l'ordinamento italiano ha incrementato il piano normativo, aumentando le pene per stalking e maltrattamenti.
Purtroppo però ci si trova spesso di fronte alla mancanza di denunce (importanti per avere un quadro probatorio completo) e i motivi sono molteplici: difficoltà a percepire tali atti come reati, affetto che comunque si continua a provare per l'uomo in questione, un assurdo senso di colpa, a volte dipendenza economica dal molestatore, paura di peggiorare la situazione ecc.
Nasce inoltre l'esigenza, oltre a quella di punire il reato, di sostenere poi la donna, vittima di una violenza, attraverso tutta una serie di aiuti, consigli, appoggio morale, psicologico, materiale, affinché la donna che aggancia la rete creata per questo ambito possa venir ascoltata, accolta e possa trovare una risposta al proprio bisogno di essere accompagnata nel suo percorso ai diversi servizi.
La Dott.ssa Franca Fossati, psicologa del Consultorio Familiare ASL, riporta una serie di dati. Il numero dei casi è impressionante e ancora più impressionante è venire a conoscenza che “la violenza domestica è la prima causa di morte e invalidità per le donne, prima del temuto cancro al seno o di incidenti automobilistici”. Grande quindi l'impatto di un fenomeno sottostimato e ancora in fase di emersione, un problema complesso e multiforme, che può essere affrontato solo in maniera multidisciplinare e multiprofessionale.
La Dott.ssa Cristina Terrevazzi, Assistente Sociale del Consultorio Familiare ASL, informa che nel microterritorio del Castanese sono presenti quindici Consultori pubblici e quattro privati. Il tipo di maltrattamento maggiore raccontato e raccolto nei consultori è quello psicologico, di tipo più sottile (atteggiamenti intimidatori, vessatori, minacce, isolamento). Per fronteggiare tale fenomeno, un primo passo per dar voce alle donne maltrattate, sarà quello che partirà dal 4 dicembre nel Distretto di Castano: un gruppo di auto mutuo aiuto, proposto a dieci donne vittime di violenza a vari stadi per confrontare la propria esperienza, per aumentare la consapevolezza di non essere le sole e aver la possibilità di riacquistare fiducia in se stesse e voglia di uscire da questo tunnel di violenza.
La Dott.ssa Silvia Monticelli, educatrice presso lo Sportello Antiviolenza della Comunità Albatros, spiega che esistono già servizi usufruibili gratuitamente, sostenuti dai Comuni, per accogliere le donne vittime di violenza che hanno bisogno di un aiuto e un sostegno. Inoltre, da sette anni, la Comunità Albatros propone, a scopo preventivo di possibili situazioni, corsi di antiaggressione femminile.

A conclusione della serata, una poesia, reperita dai ragazzi dell'Istituto Torno di Castano Primo e vero inno alle donne, che così recita:

Per tutte le violenze consumate su di Lei
per tutte le umiliazioni che ha subito
per il suo corpo che avete sfruttato
per la sua intelligenza che avete calpestato
per l'ignoranza in cui l'avete lasciata
per la libertà che le avete negato
per la bocca che le avete tappato
per le ali che le avete tagliato
per tutto questo
in piedi, Signori, davanti a una Donna.

E se non bastasse questo
inchinatevi ogni volta
che vi guarda l'anima
perché Lei la sa vedere
perché Lei sa farla cantare.

In piedi, Signori,
ogni volta che vi accarezza una mano
ogni volta che vi asciuga le lacrime
come foste i suoi figli
e quando vi aspetta
anche se Lei vorrebbe correre.

In piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando entra nella stanza
e suona l'amore
e quando vi nasconde il dolore
e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano
per aiutarla
quando Lei crolla
sotto il peso del mondo.
Non ha bisogno
della vostra compassione.
Ha bisogno che voi
vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate
che il cuore calmi il battito,
che la paura scompaia,
che tutto il mondo riprenda a girare
tranquillo
e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo
in quel cielo dove la sua anima vive
e da dove, Signori,
non la strapperete mai.

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