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venerdì 29 novembre 2024 | ore 13:48

Cimitero preso di mira: 2 furti

Dopo un mese dall'ultimo episodio, i ladri sono tornati a colpire al camposanto. In azione di notte, si sono dileguati con più di 200 vasi in rame e le grondaie ed i pluviali.
Castano Primo - Ancora due furti al cimitero (Foto Pubblifoto)

La prima volta gli era riuscito, allora chissà che non avranno pensato “perché non riprovarci una seconda e, poi, una terza?”. E alla fine, anche adesso, i colpi sono andati a segno. Non è passato neppure un mese dall’ultimo episodio che i ladri sono tornati al cimitero di Castano Primo. Due azioni a distanza di soli pochi giorni l’una dall’altra e il bottino, neanche a dirlo, il solito rame. Molto probabilmente più persone, magari le stesse o forse bande differenti, e quasi di certo con un camion, un furgone o comunque un mezzo simile (che hanno lasciato all’esterno), i malviventi sono penetrati nel camposanto dopo avere scavalcato il muro di cinta e una volta dentro hanno potuto agire indisturbati. Sapevano, insomma, il fatto loro: così, sono andati diretti verso alcune delle cappelle private che si trovano sul perimetro nel lato est e, facendo molta attenzione a non essere visti, hanno rimosso le grondaie ed i pluviali; ma non si sono fermati qui, bensì si sono impossessati, contemporaneamente, di un ingente quantitativo anche di contenitori per i vasi oltre a questi ultimi, come detto tutti interamente in rame. Non uno, dunque, ma due furti nel giro di poco tempo, magari per proseguire quanto già cominciato un mese fa quando i ladri avevano fatto la loro comparsa per la prima volta. Subito gli episodi sono stati segnalati al comando della polizia locale ed all’ufficio tecnico del comune che hanno svolto un sopralluogo alla ricerca di elementi utili ad identificare i balordi e, allo stesso tempo, avere un quadro preciso della situazione. Le stime sono in corso, però da quanto si è appreso negli attimi appena successivi agli ultimi due colpi, i balordi si sarebbero dileguati con più di 200 tra contenitori e, appunto, vasi (oltre un centinaio nel primo caso, mentre cento all’incirca nel secondo) e quasi 49 metri lineari di grondaie e pluviali. Le indagini, intanto, proseguono: le forze dell’ordine sono al lavoro per fare chiarezza sulla vicenda e per provare a dare un nome ed un volto agli autori dei due gesti. Nessuna pista ed ipotesi è stata, per ora, scartata e non si esclude che possa essersi trattato delle stesse persone che a più riprese hanno deciso di tornare in azione. Ma c’è ovviamente la possibilità che ad agire siano stati, invece, malviventi diversi per tutti e tre gli episodi.

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