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"In Conclave da Cardinale"

Parabiago - Il cardinale Coccopalmerio

ESCLUSIVO - Giorni che rivoluzionano e cambiano la Chiesa. Eventi che fanno storia e scuotono la fede nei credenti ed i dubbi negli atei. Li riviviamo con qualcuno che, dopo la Santa Messa 'pro eligendo Pontifice', al momento dell'extra omnes dalla Cappella Sistina, era tra i 115 Cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa. Il Cardinale Francesco Coccopalmerio, nato a San Giuliano Milanese il 6 marzo 1938, si è così trovato in queste ultime settimane a vivere alcuni dei momenti chiave della Chiesa dell'oggi e del domani, con una semplicità da parroco: "Mi scuso per ricontattarla solo oggi - quasi si giustifica al telefono - ma sono stati giorni molto intensi". Decisamente.
Prima nel dirimere le nuove specificità del ruolo del Papa Emerito Benedetto XVI in quanto guida del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi: "Umanamente sono molto vicino alla decisione coraggio che ha preso - ci dichara - in fondo la tradizione di portare il Papato fino alla morte era una scelta umana e non divina, non vi è un principio dogmatico. Serve coraggio ed umiltà anche ad arrivare ad ammettere 'non ce la faccio', per questo il valore di Benedetto XVI è stato ancor più forte".
Nemmeno il tempo di definire queste questioni legislative di così grande importanza ed ecco i preparativi per il Conclave, il primo da Cardinale essendo stato eletto il 18 febbraio 2012: "L'emozione non nego che è stata fortissima - ci racconta con grande semplicità - per certi aspetti lo immaginavo ancor più serio ed istituzionale, invece fra noi Cardinali si è creata subito una bella fratellanza che già nei giorni precedenti ci ha portato a discutere e confrontarci pregando per l'intercessione di Gesù, dello Spirito Santo e della Santissima Vergine Maria. Serenità, amicizia e cordialità aumentavano tra noi Cardinali di giorno in giorno creando davvero un senso di Chiesa universale".
Ed ecco una parziale rivelazione: "Fin da prima del Conclave si discuteva l'opportunità di dare ampio credito ai rappresentanti dell'America Latina - ci spiega - poi l'intercessione dello Spirito e il volere dei miei fratelli Cardinali hanno fatto sì che si convergesse rapidamente sull'illustre figura di Jorge Mario Bergoglio. Tutti sapevamo della sua semplicità e del suo attivismo per i poveri e gli umili".
Conosceva già il nuovo Papa? "Sì - risponde - la prima volta lo incontrai a Buenos Aires circa 15 anni fa in un mio viaggio per la 'Compagnia di San Paolo'. Le persone di valore lasciano il segno e lui mi colpì dal primo istante. Quando è giunto a Roma in queste settimane si è ricordato subito anche lui di quell'episodio".
Parabiago - Coccopalmerio e Papa Benedetto XVIL'ha stupita la scelta del nome Francesco? "Un po' - ammette - soprattutto perchè è un riferimento particolarmente importante e ben definito nella storia della Chiesa. Ne sono felice sia perchè è il mio sia perchè da sempre sono devoto al Santo di Assisi. Uno stile di vita che rifugge tutto ciò che non ci appartiene ed è la vera essenza del messaggio di Gesù. Si parte dalla povertà e dal distacco dai beni materiali per poi giungere alla vera attrazione del messaggio di Dio. Sono poi molto orgoglio della sua elezioni perchè per certi aspetti è un dono postumo del Cardinale Carlo Maria Martini, Eminenza molto amata da noi lombardi e non solo".
Cosa si aspetta da questo pontificato? "Credo prevarranno il clima di fraternità che già si respira - ci confida - Papa Francesco ha sicuramente il carisma, l'intelligenza e le capacità per fare le riforme che servono alla Chiesa. Dopo Benedetto XVI non potevamo non avere un altro grande Papa e credo che lo Spirito ci abbia guidato bene anche questa volta. Un piccolo episodio: giusto oggi ho sentito un parroco mio amico che mi ha detto che proprio stamane l'ha contattato un cittadino. Sa cosa voleva? Confessarsi. Erano anni che non si avvicinava alla riconciliazione, ma gli eventi di queste ultime settimane l'hanno scosso e toccato profondamente tanto da spingerlo a chiedere al sacerdote se poteva dedicargli del tempo per la confessione".

L'articolo di Logos sulla nomina a Cardinale di Francesco Coccopalmerio

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