Il buon esempio parte direttamente dagli amministratori. E l’ultima seduta del Consiglio comunale è sotto il segno delle pratiche di sostenibilità ambientale. Così, sui tavoli del sindaco, degli assessori e dei consiglieri di maggioranza e d’opposizione, ecco bottiglie in vetro riutilizzabili, con acqua dell’acquedotto cittadino (in sostituzione di quelle contenenti acqua minerale), mentre nelle cartellette fogli in carta naturale, prodotta con l’80% di cellulosa riciclata sbiancata senza biossido di cloro e certificata FSC (proveniente da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici), oltre alle penne biro, in materiale biodegradabile (nello specifico, amido di mais). Solo uno dei tanti tasselli che il Comune di Turbigo ha messo e sta mettendo in campo, appunto, per quanto concerne un più ampio progetto di rispetto dell’ambiente che ci circonda e dove ciascuno di noi vive o lavora. Uno, se non il punto cardine dell’Amministrazione comunale, l’ecosostenibilità: si lavora e si studiano interventi e iniziative mirate, qualcuna già attuata, altre che diventeranno realtà, chi, già, nelle prossime settimane, chi, invece, più avanti. “La scelta fatta per il Consiglio comunale – spiegano il sindaco Christian Garavaglia e l’assessore all’Ambiente Fabrizio Allevi – è un semplice e piccolo gesto, ma significativo. Un messaggio ulteriore che, come Giunta e Commissione per l’Ecosostenibilità, abbiamo voluto dare. Le tematiche ambientali ed ecologiche sono e saranno, infatti, lo ribadiamo, alla base del nostro mandato e di un ampio progetto che interesserà ambiti e campi differenti (l’ambiente, ma anche i lavori pubblici o l’urbanistica) e che vuole coinvolgere, in prima persona, enti, cittadini, associazioni, privati e scuole”. Bottiglie in vetro riutilizzabili e con l’acqua dell’acquedotto turbighese, fogli in carta naturale e penne in materiale biodegradabile, questo è stato, dunque, l’ultimo Consiglio comunale, ancor prima, però, ci si era attivati, solo per citare alcuni esempi, con la sostituzione di un mezzo dell’area Tecnica del Comune con un altro ecologico, oppure l’iniziativa “M’Illumino di Meno”, che aveva visto protagonisti anche gli istituti scolastici.

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