Milano / Malpensa
La mia storia, in 'Nubi in Transito'
- 21/11/2011 - 16:46
- Cultura
Una vita normale, comune, come tutte le altre. Nulla di più. Una laurea in economia aziendale a Novara con una tesi dal titolo 'La tutela della concorrenza in Italia e i più interventi antitrust'; una fidanzata con la quale è unito da 10 anni e un lavoro che apprezza: funzionario pubblico al comune di Ossona. Marcello Mazzoleni è una persona brillante, a cui piace stare a contatto con molta gente, divertirsi con gli amici e che, tra un passo e l altro, ha proseguito il suo percorso di vita sentimentale con la sua compagna Valentina, docente e libera professionista. Con lei, una convivenza gioiosa, desiderata sin dal primo giorno in cui la pensarono ma... un affollarsi di stress, responsabilità che affioravano, la difficoltà di non avere sempre le cose sotto controllo, hanno compromesso la salute di Marcello. “Forse il suo “difetto”, se così lo possiamo definire, era quello di avere un carattere preciso, che non accettava facilmente una svista (specialmente in ambito lavorativo) - dice Valentina - L’ho visto cambiare radicalmente e, credetemi, non è stato facile, anzi. Io e Marcello non potevamo andare a fare la spesa perchè stare in mezzo alle persone significava scatenare un nuovo attacco d’ansia”. Ma ritornando agli esordi del distrurbo... Come si è manifestato l’attacco? “Tra l’estate del 2008 e la primavera del 2009, quando lo stress era arrivato a livelli insopportabili, ho sviluppato diverse crisi di ansia e di panico ed ho cominciato a fare sempre più fatica nel compiere azioni e gesti quotidiani e scontati - continua lo stesso Marcello Mazzoleni - Ricordo quel giorno in chiesa, durante la celebrazione di una messa estiva... alla preghiera del Padre Nostro ho accusato un forte giramento di testa, accompagnato da brividi e, quando la voce del sacerdote si faceva sempre più lontana, decisi di sedermi. Al mio fianco, come sempre, Valentina che, visibilmente preoccupata, ha prestato soccorso nel vedermi accasciato sulla panca. Era ufficiale: avevo conosciuto il mio primo attacco di panico” - conclude l’autore di 'Nubi in Transito'. Il titolo scelto riprende la grande passione di Marcello, la meteorologia. Su quest’ultima ha sempre voluto scrivere un manuale a riguardo che spiegasse alle persone i fenomeni naturali. Il messaggio che Valentina vuole lanciare a tutti i familiari dei pazienti, a coloro che sono vicini ai soggetti ansiosi o con patologie più gravi, è la forza che si dimostra stando accanto a loro. “All’inizio non volevo collaborare con Marcello perchè mi sembrava di espormi troppo alle persone, dir loro emozioni personali che magari avrebbero criticato. Successivamente, però, ero un fiume in piena: ho scritto tutto ciò che accadeva tra me e Marcello, i problemi correlati alla sua malattia e la vita difficile dalla quale non fuggo per... amore - ribadisce Valentina - le mie amiche non capivano come mai non uscissi più con loro, il motivo per cui non si faceva più una cena, rispondevo con scuse, fingendo sempre impegni e quant'altro. E' stato, e lo è tuttora, un percorso difficile”, conclude. Valentina ha letto alcune pagine dove si riportavano alcuni esempi sulle vicissitudini trascorse, le escalation del disturbo di Marcello. Alla conferenza, è intervenuta anche Annalisa Genoni, psicologa che ha curato l’approfondimento sugli aspetti dei disturbi d’ansia, presenti nel volume". Al termine della presentazione che ha toccato gli ascoltatori, è stato dedicato uno spazio per poter fare domande in merito alla vita di Marcello, ma anche sul tema che ha coinvolto psicologi e psichiatri. L’illustrazione in copertina, è stata realizzata interamente da Gionata Alfieri che ha elaborato il pensiero “parlante” di Marcello: “Di là dal muro della paura, edificato dalla nostra mente, sta sorgendo un’alba meravigliosa”. La frase di Marcello è stata elaborata in un disegno, capace di rendere la sua idea, senza necessariamente andare a trovarla sul retro del libro. Un racconto autobiografico, che ha trasportato gli ascoltatori in un altra dimensione, immergendosi nella bolla dalla quale Marcello sta uscendo.
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