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sabato 27 luglio 2024 | ore 14:18

A Milano, per la terza pista

Un incontro col sindaco Pisapia o un suo stretto collaboratore, proprio per discutere della delicata questione. Turbigo nel capoluogo lombardo giovedì prossimo.
Turbigo - L'Amministrazione a Milano per la terza pista

Incontreranno il sindaco Giuliano Pisapia o, comunque, uno dei suoi più stretti collaboratori. Hanno chiesto e ottenuto un confronto a Milano e qui torneranno a parlare di Malpensa e del progetto della terza pista. Così, nel pomeriggio di giovedì prossimo (3 novembre), di sicuro l’assessore all’Ambiente di Turbigo, Fabrizio Allevi, molto probabilmente anche il primo cittadino Christian Garavaglia, saranno nel capoluogo lombardo. Dopo i vari momenti ed i tavoli di confronto tra istituzioni ed anche con i cittadini, ancora la promozione della presentazione delle osservazioni, raccolte ed inviate, poi, al Ministero dell’Ambiente, ecco, pertanto, un nuovo importante tassello. “Vogliamo continuare a far sentire la nostra voce – dice lo stesso Allevi – Ragionare e discutere, ma, soprattutto, chiedere spiegazioni e ribadire come questioni di questo genere sono longeve e altamente impattanti sul territorio. Al primo posto c’è la salvaguardia del Castanese e di quanti vivono o lavorano qui e che, già costantemente, sono costretti a doversi confrontare con situazioni complicate e difficili. Con ogni probabilità, a Milano, dovrebbero esserci anche altri Comuni ed il Parco del Ticino”. Malpense e la ormai tanto dibattuta terza pista, saranno, dunque, gli argomenti al centro dell’incontro. “Cercheremo di spiegare le nostre ragioni – continua l’assessore turbighese – facendo vedere le conseguenze che tale opera avrà sull’intera area. Da quanto emerso, infatti, per quanto riguarda proprio Turbigo, le rotte della terza pista dovrebbero interessare, sia in fase di decollo che in atterraggio, una parte significativa del paese, compresa tra la via Fredda, quindi la sede del palazzo Comunale e la zona sopra ed attorno alla Centrale Termoelettrica. Essendo, inoltre, la stessa pista più avanzata rispetto alle altre due in funzione, gli aerei saranno più bassi (all’incirca ad un’altezza di 350 – 400 metri da terra), con le conseguenze a livello di inquinamento e rumore che si andrebbero, pertanto, ad aggiungere alle differenti realtà che il nostro paese, quotidianamente, è costretto a dover sopportare: aerei, oggi che passano sopra i rioni Arbusta e Belvedere, poi il traffico veicolare lungo la strada Statale 341, quello ferroviario e, in ultimo, la Centrale Termoelettrica). Direttamente interessati sarebbero, infine, circa 3500 residenti che, insieme a quelli della vicina Nosate, arriverebbero ad un totale di 4000 abitanti”.

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