Milano / Malpensa
Derubato l'ex dirigente dell'Inter
- 24/10/2011 - 15:08
- Turbigo
Ci hanno messo mezz’ora. Giusto il tempo di entrare in casa che, già, erano in fuga con il bottino. Soprattutto ricordi del suo passato e della sua carriera, ma anche diversi oggetti e monili in oro ed alcune centinaia di euro. Le ultime ore, Camillo Cedrati, ex dirigente dell’Inter (ruolo che ha ricoperto per un ventennio, fino alla metà degli anni ‘90) le ha trascorse a risistemare l’abitazione e a fare la stima di quanto gli hanno sottratto. Proprio nella sua villa di via Alegosa a Turbigo, infatti, i ladri hanno colpito qualche giorno fa. “Io e la mia compagna – racconta lo stesso Cedrati – siamo usciti verso le 11.30 ed al nostro rientro, attorno a mezzogiorno, ormai dei malviventi non c’era più alcuna traccia. In casa, però, un disastro: le stanze erano state completamente messe a soqquadro, gli armadi ed i cassetti aperti, alcuni quadri sul pavimento ed i ricordi e gli oggetti in oro spariti. Molto probabilmente erano più persone, altrimenti non si spiegherebbe come siano riusciti in così poco tempo a perlustrare ogni stanza”. Tre, o addirittura quattro o cinque balordi, ed un’azione fulminea, insomma, ma che ha permesso di allontanarsi con un bottino davvero ingente (si parla di circa 60 mila euro). “Sono entrati dal cancello e dalla porta d’ingresso, dopo averle forzate – continua il turbighese, ex dirigente nerazzurro – Quindi si sono dileguati con numerosi trofei e premi che avevo ricevuto durante i trascorsi nella dirigenza dell’Inter (l’ambrogino d’oro, le medaglie dei vari Campionati italiani, dei successi in Europa o in Coppa Italia, proprio con la squadra di Milano), poi un portachiavi, orologi di pregio e monili d’oro della mia compagna (anelli, collane, bracciali, solo per citarne alcuni), oltre all’incirca a 400 euro in contanti. Non solo, i ladri hanno, inoltre, staccato vari quadri appesi al muro, lasciandoli, infine, sul pavimento; qualcuno è andato anche rotto”. Subito l’episodio è stato denunciato ai Carabinieri che hanno, così, avviato le indagini per cercare di dare un volto ed un nome agli autori del colpo. “E’ come se mi avessero portato via una parte del mio passato – conclude Camillo Cedrati – Tanti ricordi che erano importanti, avevano un grande valore affettivo. Adesso, sinceramente, ogni volta che si esce, c’è sempre la paura e la preoccupazione che possa accadere di nuovo”.
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