Fin da bambini stavano, ore ed ore, con il naso all’insù, attaccati alla finestra o nel cortile di casa, a guardare la neve o la pioggia che scendeva, il sole che, con il suo calore, riscaldava tutto attorno o ancora il vento che muoveva le foglie. E, insieme, studiavano i cambiamenti climatici, chiedendosi che cosa c’era da aspettarsi per il giorno o i giorni seguenti. Davanti alla finestra o nel cortile, ma anche di fronte alla televisione ad ascoltare le varie previsioni del tempo, su questo o quel canale. continua... »