Milano / Malpensa
"Scivolone della maggioranza"
Parlano di un "pericoloso scivolone" da parte dell'attuale squadra di governo di Magnago e Bienate, i quattro consiglieri di minoranza di 'Progetto:Cambiare'. "E siamo solo al secondo consiglio comunale da quando sono stati eletti - continuano - Più precisamente, ci riferiamo alla questione Accam-Neutalia, ossia un punto puramente tecnico-amministrativo, ma di notevole importanza per la tutela delle nostre aziende di servizi e del nostro Comune, che è stato confuso con un giudizio generale sulle politiche di smaltimento rifiuti. Per fortuna il sindaco, messo di fronte dal nostro gruppo alle responsabilità verso l'ente ed i cittadini, ha aperto un confronto, arrivando poi a cambiare la propria posizione in un voto favorevole all'incorporazione, anche se con l'astensione dei due consiglieri di maggioranza di 'SiAmo Magnago e Bienate'. Possiamo capire che molte promesse fatte in campagna elettorale senza alcun approfondimento o senza aver capito davvero a fondo le dinamiche di certe situazioni, ora si possano presentare come 'debiti', però il lavoro dell'amministratore è quello di approfondire e valutare avendo sempre presente la tutela della cittadinanza". Ma non è tutto. Perché, altro punto sul quale gli stessi esponenti dell'opposizione vogliono porre l'attenzione riguarda i compensi degli amministratori. "La riflessione fatta a tale proposito dal primo cittadino ci lascia perplessi ("La responsabilità delle indennità me la sono presa io. E’ vero che bisognerebbe lavorare prima di chiedere un aumento di stipendio, però dalla data delle elezioni fino alla convocazione della massima assise ho avuto sulle spalle tutta l’amministrazione. E dico la verità ed è dimostrabile, l'attività che faccio come dermatologo in un giorno mi vale molto di più di uno stipendio mensile da sindaco. Certo, altra verità è che uno fa l’amministratore anche per dare un servizio, ma è giusto che pure un servizio venga ricompensato. Pertanto, non mi sento assolutamente in vergogna per questa decisione perché, se avessi voluto quantificare il guadagno, la mia professione non ha paragoni con quello che faccio come primo cittadino”) - ribadiscono - Non dubitiamo, come ci ha tenuto a precisare il sindaco, che l'attività di dermatologo in un giorno possa valere molto di più dello stipendio mensile, appunto, da primo cittadino, comunque vogliamo ricordare che nessuno l'ha obbligato a candidarsi, ovvero se non lo avesse ritenuto remunerativo avrebbe potuto continuare nel suo lavoro. Riteniamo corretto retribuire chi si faccia carico di responsabilità importanti, ma la nostra scelta era stata differente. L'incremento degli stipendi rimane, dunque, una scelta di questa Amministrazione, con i tempi (a poco più di un mese dall'insediamento) che ci sono sembrati, in tutta onestà, un po' prematuri per poter valutare il congruo compenso rispetto all'impegno e alle responsabilità. Qualche ulteriore momento di riflessione avrebbe aiutato a ponderare una simile proposta, soprattutto in un periodo storico in cui tante famiglie sono in sofferenza. A molti piacerebbe ottenere stipendi maggiori prima ancora di meritarlo con i risultati ottenuti. Questa Amministrazione non sta di certo brillando per trasparenza, come aveva ampiamente promesso agli elettori".
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