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venerdì 22 novembre 2024 | ore 20:02

"Non siamo un territorio di serie B"

Protocollo d'intesa sottoscritto su Malpensa e Masterplan, i Comuni del Castanese: "L'ennesima presa in giro per il nostro territorio. Stanchi di non essere considerati".
Territorio - Aereo (Foto internet)

"Non siamo un territorio di serie B. Non siamo cittadini di serie B. Eppure, ancora una volta, purtroppo è così che continuano a farci passare. Tante parole, o meglio solo e soltanto parole, ma nei fatti...". La voce è quella dei Comuni a sud dell’aeroporto di Malpensa (Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello). Lì in quelle aree già duramente provate, ormai da anni, dai costanti passaggi di aerei sia durante il giorno sia di notte, ecco, infatti, un nuovo grosso colpo inferto alle comunità che qui risiedono o lavorano. "Già, perché il protocollo d’intesa sottoscritto a Palazzo Lombardia da Regione, Sea, Enac e Comuni del Cuv proprio l'altro giorno è l’ennesima 'presa in giro' per una zona che, nel tempo, si è vista costretta a sacrificare moltissimo a livello di ambiente - ribadiscono in un comunicato congiunto i sindaci Giuseppe Pignatiello, Fabrizio Allevi, Roberto Cattaneo, Arconte Gatti e Giorgio Braga - Noi non ci stiamo più. Siamo stanchi di sentirci dare rassicurazioni sul presente e sul futuro, per poi vedere disattese le considerazioni fatte durante i vari momenti di incontro e confronto ai quali abbiamo partecipato nelle scorse settimane. Siamo stanchi di non essere presi davvero in considerazione, come se questo territorio non esistesse o forse marginale. Siamo stanchi che alle nostre richieste e esigenze si dica “Sì, verranno valutate” e, invece, alla fine vengono messe da parte come se nulla fosse. Solo poco tempo fa eravamo in riunione con l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, al quale abbiamo espresso nei minimi dettagli tutte le preoccupazioni, eppure niente ha preferito ancora decidere senza minimamente coinvolgerci. Anche ai Comuni del Cuv abbiamo sempre chiesto collaborazione, venendo a scoprire solo dagli organi di informazione quali sono state le loro scelte. Questo non è rispetto istituzionale e non è soprattutto attenzione al territorio. La stessa che, invece, noi abbiamo garantito fin dall’inizio. Non ci siamo mai tirati indietro quando è stato il momento di metterci la faccia contro un progetto che, se così realizzato, andrà, inevitabilmente, a creare ulteriori ed enormi problematiche; non ci siamo mai nascosti di fronte alla contrarietà a qualcosa che avrebbe potuto essere pensato in altro modo. E non lo faremo di certo ora. Anzi! Perché il Castanese ha bisogno di essere tutelato e salvaguardato. Ci aspettiamo che le modifiche apportate dal protocollo sottoscritto rispetto dal progetto depositato in Commissione Ministeriale competente per il parere sul Masterplan comportino la riapertura delle osservazioni. Noi insisteremo affinché i nuovi capannoni cargo vengano realizzati all'interno dell'attuale sedime aeroportuale, nella zona che ora viene dedicata alla costruzione della centrale di energia, in linea con la posizione espressa dal Parco del Ticino che, coerentemente, con le proprie posizioni, viste respinte tutte le proposte alternative all'uso della brughiera, ha abbandonato il tavolo. Insomma, siamo uniti più che mai, insomma, per andare avanti a difendere un’area e la sua gente che meritano di poter vivere in tranquillità e senza possibili conseguenze per la salute e dal punto di vista naturale e paesaggistico.

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