Milano / Malpensa
"Vi prego, state a casa"
Sono mesi strani, difficili, in cui ognuno di noi si scontra e si confronta per convinzioni e pareri differenti anche con amici e conoscenti. Perchè la confusione non è solo nelle notizie degli esperti di turno che ogni giorno hanno visibilità in TV o leggiamo sui giornali, ma anche tra le persone comuni. Perchè, in fondo, questo maledetto Coronavirus lo conosciamo ancora poco. E allora, spesso, è meglio lasciar parlare le persone che lo 'vivono' in prima persona, che cercano di guarirci o cercano di guarire loro stesse.
L'appello che arriva da una nostra amica e lettrice ricoverata all'Ospedale Fornaroli di Magenta è un grido, una richiesta accorata, soprattutto ora che si inizia a riaprire le attività e a dare maggiori possibilità di spostamento, seppur nel proprio Comune.
"Grazie a tutto il personale sanitario del Fornaroli di Magenta. Siete Unici! - ci scrive - Se vuoi rispettare il loro vitale lavoro, ascoltami, per favore. Stai in casa, leggi il Vangelo, non indurti in tentazione a uscire per consumarti in un Natale 'pagano'! Prenditi cura di te e del tuo prossimo con un semplice umile ma grandioso gesto: fermati! Tante persone si stanno ammalando... 'Bisogna far girar l'economia' Ma siamo noi funzionali ad essa o viceversa? Ascoltami: umilmente stai a casa! Rispetta chi sta lavorando dando la Vita per la Vita!".
No, non sono assolutamente le parole di una persona anziana, ma quelle di una madre preoccupata per lei e per la sua famiglia. E per tutta la nostra collettività.
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